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Venezuela: gli escrementi, nuova “arma” dei manifestanti

Militanti dell'opposizione venezuelana (foto d'archivio). KEYSTONE/EPA EFE/MIGUEL GUTIERREZ sda-ats

(Keystone-ATS) Per i loro scontri con le forze dell’ordine, ormai quasi quotidiani, i militanti dell’opposizione venezuelana hanno inventato una nuova arma: la bomba di escrementi, detta anche “puputov”, un neologismo nato dalla semplice associazione delle parole molotov e pupù.

“Loro hanno i lacrimogeni, noi abbiamo la merda”, questo lo slogan lanciato ieri durante l’ennesima battaglia di piazza fra la Guardia Nazionale e i manifestanti, che protestano contro il progetto di Assemblea Costituente lanciato da Nicolas Maduro, e bocciato ieri come incostituzionale dal Parlamento, in mano all’opposizione.

E mentre su Twitter l’hashtag #puputov sta facendo sempre più tendenza da almeno 24 ore, la responsabile per le politiche giudiziarie del governo, Maryelis Valdez, ha detto che chiunque getta escrementi contro le forze dell’ordine si rende colpevole di uso di un’arma biologica, cosa proibita dalle norme locali ed internazionali.

“L’uso di queste armi, e gli escrementi sono un’arma biologica, rappresenta un rischio per tutta la comunità, poiché non solo colpiscono la persona contro cui sono lanciate, ma anche l’intera area dove si usano e possono causare gravi malattie”, ha spiegato Valdez.

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