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Verdi: Adèle Thorens e Regula Rytz elette alla co-presidenza

(Keystone-ATS) I delegati dei Verdi riuniti oggi in assemblea a Carouge (GE) hanno eletto le consigliere nazionali vodese Adèle Thorens e bernese Regula Rytz alla co-presidenza del partito per i prossimi due anni. La 40enne Thorens ha ottenuto 183 voti, la 50enne Rytz 127. Succederanno al ginevrino Ueli Leuenberger, che guidava i Verdi dal 2008.

Oltre alla Thorens e alla Rytz, in corsa c’erano anche i consiglieri nazionali Bastien Girod (ZH) e Geri Müller (AG) nonché la basilese Esther Maag, l’unica a non ricoprire un mandato nel parlamento federale.

Adèle Thorens, eletta alla Camera del popolo nel 2007, è considerata un politico pragmatico e orientato al consenso. Nel suo discorso di candidata, la vodese ha auspicato che i Verdi mantengano la loro leadership nei temi ambientali. Ha quindi chiesto di superare lo schema tradizionale sinistra-destra per mettere in piedi un’economia visionaria, basata sullo sviluppo sostenibile.

Regula Rytz, che ha annunciato per fine anno le sue dimissioni dal municipio di Berna, in cui siede dal 2004, a seguito dell’elezione lo scorso ottobre al Consiglio nazionale, combatte per temi ecologisti, femministi e sindacalisti ed ha grande capacità di dialogo. Vuole che il partito apporti soluzioni in materia di ambiente, azione sociale e sviluppo economico.

I delegati hanno anche scelto quattro vicepresidenti: si tratta di Bastien Girod, sconfitto nella corsa alla presidenza, dell’ex consigliere nazionale zughese Josef Lang, del consigliere agli stati ginevrino Robert Cramer e della granconsigliera argoviese Irène Kälin, rappresentante dei Giovani Verdi.

I presenti hanno quindi stabilito la posizione del partito quanto ai temi in votazione il 17 giugno. Hanno dato adito a discussioni le reti di cure integrate (Managed Care): con 66 voti a 63 e 8 astenuti i delegati hanno deciso di lasciare libertà di scelta. Sono invece state respinte chiaramente l’iniziativa dell’Azione per una Svizzera neutrale e indipendente (ASNI) “Per il rafforzamento dei diritti popolari in politica estera” e quella denominata “Accesso alla proprietà grazie al risparmio per l’alloggio”.

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