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Vicenda Hildebrand: i partiti esigono chiarezza

(Keystone-ATS) Reazioni prudenti da parte dei partiti dopo le nuove rivelazioni del settimanale “Weltwoche” sulla vicenda Hildebrand. Tutte le formazioni politiche, di sinistra e di destra, chiedono tuttavia più trasparenza.

Il partito socialista, in un documento pubblicato oggi, afferma che le voci continuano a rincorrersi ed è quindi difficile valutarne il contenuto. Il PS chiede maggiore trasparenza da parte della Banca nazionale svizzera, del suo presidente, e di tutte le parti coinvolte. Il caso, secondo quanto richiesto dalla parlamentare Susanne Leutenegger-Oberholzer in una mozione d’ordine, dovrebbe essere discusso nel corso della prossima riunione della commissione dell’economia e dei tributi del Consiglio nazionale.

Le nuove accuse contro Hildebrand sono molto gravi, ha commentato dal canto suo Silvia Bär, vicesegretaria generale presso l’Unione democratica di centro. Se il direttore della BNS ha operato sui mercati dei cambi in base a informazioni insider “ciò non è giusto e lo capisce anche un bambino”. L’UDC, come il PS, chiede quindi che venga fatta piena luce. L’ex ministro di giustizia Christoph Blocher – secondo informazioni giornalistiche sarebbe stato lui a informare delle transazioni sospette il Consiglio federale – non ha voluto rilasciare dichiarazioni.

Per il presidente del PLR Fulvio Pelli si tratta di un caso “delicato e spiacevole”. “Il problema non è tanto sapere se quello che ha fatto Hildebrand, o sua moglie, sia legale o meno”, ha detto Pelli al radiogiornale della RSI. “Hildebrand svolge una funzione a livello dell’amministrazione federale in un ganglio importante della politica finanziaria. E quello che sorprende è che una persona in questa posizione, o sua moglie, facciano operazioni di speculazione”.

Per il presidente del PLR “chi si dedica alla politica e ha una retribuzione che è stabilita dalla politica non deve cercare guadagni con operazioni che sono riservate a privati che non svolgono funzione pubblica”. “Casi come questo – ha aggiunto – mettono in discussione la credibilità della politica. La gente finisce per pensare che ci sia una categoria di persone sottoposta ad altre regole.”

Per il collega di partito e consigliere nazionale Ruedi Noser non bisogna comunque dare il via a una caccia alle streghe. Il caso Hildebrand va valutato in maniera obiettiva e la responsabilità spetta al Consiglio di banca della BNS, e non al mondo della politica, ha detto.

È ancora troppo presto per presentare rivendicazioni politiche: questo il commento del consigliere agli Stati Konrad Graber, esponente del Partito popolare democratico. Bisogna dapprima analizzare a fondo la situazione. Visto il contesto sul piano dei cambi valutari, la peggior cosa sarebbe di indebolire la BNS proprio ora.

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