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Violazione segreto d’ufficio: deputata Markwalder rischia denuncia

(Keystone-ATS) La vicenda Kazakistan e la trasmissione a un’agenzia di pubbliche relazioni di informazioni riservate provenienti dalla commissione parlamentare di politica estera potrebbero avere conseguenze giudiziarie per la consigliera nazionale del PLR Christa Markwalder.

Secondo quanto riportano i domenicali “SonntagsZeitung”, “NZZ am Sonntag” e “Le Matin Dimanche”, la deputata bernese potrebbe essere denunciata per violazione del segreto di ufficio e persino per spionaggio.

Il consigliere nazionale dell’UDC Christoph Mörgeli, membro della commissione, ha detto alla “SonntagsZeitung” che la Markwalder ha “presumibilmente trasmesso informazioni confidenziali provenienti dall’amministrazione. Vi è quindi il fondato sospetto che abbia violato il segreto d’ufficio”.

Il presidente Carlo Sommaruga (PS/GE) vuole che sia la commissione da lui diretta a decidere quali passi intraprendere, ma per Mörgeli “il presidente non ha spazio di manovra”. Altri membri della commissione, secondo il domenicale, sarebbero favorevoli a una denuncia, ma non vogliono esprimersi prima che la deputata bernese fornisca ufficialmente la sua versione dei fatti.

Un’eventuale decisione affermativa da parte della commissione darebbe il via a un’inchiesta da parte del Ministero pubblico della Confederazione e anche a un procedimento di revoca dell’immunità parlamentare.

Della vicenda si è occupato pure il presidente del PLR Philipp Müller, secondo il quale la Markwalder è venuta meno al segreto commissionale. Sappiamo ormai ciò che la deputata ha trasmesso, ha affermato Müller partecipando sabato a un programma della radio svizzero tedesca SRF. In questa vicenda il valore delle informazioni divulgate importa poco: tutti i documenti sono sottoposti al segreto di commissione.

Quanto alla questione se la Markwalder debba essere eletta alla presidenza del Nazionale il prossimo dicembre, Müller si è limitato ad affermare che la decisione spetterà ai parlamentari e l’ufficio di presidenza avrà la sua da dire.

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