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Von der Leyen, salari minimi contro il dumping

L'Ue vuole muoversi contro i salari bassi che distorcono la concorrenza. KEYSTONE/AP/Aris Oikonomou sda-ats

(Keystone-ATS) “Tutti nell’Unione europea devono avere i salari minimi. Funzionano ed è giunto il momento che il lavoro ripaghi”. Lo ha detto la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, nel suo primo discorso sullo stato dell’Unione, all’Eurocamera, a Bruxelles.

“La verità è che per troppe persone il lavoro non paga, il dumping salariale distrugge la dignità del lavoro e penalizza gli imprenditori, distorce la concorrenza del mercato interno, e bisogna porre fine a questa situazione”, ha affermato von der Leyen. “La commissione avanzerà una proposta su una normativa per sostenere gli stati membri e istituire un quadro sui salari minimi. Tutti devono avere accesso ai salari minimi o attraverso contrattazioni collettive e con salari mini statutari”.

“Il popolo europeo sta ancora soffrendo, è un periodo di ansia, sono preoccupati di come sbarcare il lunario, la pandemia e l’incertezza non sono ancora superati e la ripresa è ancora in fase iniziale, nostra priorità è superare questa fase, e l’ Europa può farlo “, ha proseguito.

“Dobbiamo costruire un’unione della sanità”, ha affermato la 61enne. “Col presidente del consiglio Giuseppe Conte e la presidenza italiana del G20 organizzeremo un vertice globale sulla sanità, in Italia, per dimostrare che l’Europa c’è per proteggere” i cittadini.

“Gli europei vogliono uscire da questo mondo del coronavirus, da questa fragilità, fuori da questa incertezza. Sono pronti per un cambiamento e sono pronti ad andare avanti. Questo è il momento per l’Europa per allontanarsi da questa fragilità e verso una nuova vitalità”.

“L’Europa deve continuare a proteggere le vite. È importante in questo momento di pandemia, che non sta finendo, e che dobbiamo gestire con prudenza, agire con responsabilità e unità”.

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