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Votazioni: legge sul lavoro approvata con il 55,8% di “sì”

(Keystone-ATS) La modifica della Legge sul lavoro, che permette ai negozi annessi alle stazioni di servizio di tenere aperto anche la notte, è stata accettata dal 55,8% delle persone che si sono recate alle urne. Complessivamente i “sì” sono stati 1’324’530, i “no” 1’049’502.

Solo cinque cantoni – Uri, Friburgo, Vallese, Neuchâtel e Giura – hanno respinto il progetto. I più scettici sono i giurassiani che hanno votato “no” nella misura del 65,3%.

I cantoni che hanno maggiormente approvato le nuove disposizioni sono Zugo (63,9% di “sì”), Ticino (63,6%) e Zurigo (62,3%). Percentuali superiori al 60% anche a Nidvaldo (62,5%) e Grigioni (60,0%). Da notare che in 8 cantoni (Appenzello Interno ed Esterno, Berna, Glarona, San Gallo, Sciaffusa, Soletta e Turgovia) la legge è stata approvata di misura (con meno del 55% dei voti).

I partiti borghesi hanno accolto con soddisfazione il “sì” odierno alla nuova Legge sul lavoro. Per UDC, PPD e PLR si trattava di correggere un’assurdità burocratica. Da parte sua, il PS si prepara già a nuove battaglie contro la liberalizzazione del mercato del lavoro.

L’UDC “prende atto con soddisfazione” del risultato odierno che corregge una “regolamentazione senza senso”. Per il partito, il “sì” alla Legge sul lavoro è anche “un “sì” a più libertà”. Quanto alle disposizioni sugli orari di apertura dei negozi delle stazioni di servizio, queste sono e restano di competenza dei cantoni, sottolineano i democentristi.

Anche il PPD è soddisfatto: “come è stato sottolineato durante la campagna, la legge sul lavoro non concerne gli orari di apertura dei negozi o la protezione dei lavoratori, si trattava invece di eliminare una stupidità burocratica”. Il partito sottolinea poi “con soddisfazione” il fatto che la popolazione abbia saputo resistere alle campagne ingannevoli dei sindacati e della sinistra.

Anche il PLR è contento che la maggioranza non si è lasciata influenzare dagli oppositori alla legge che parlavano di una estensione degli orari di apertura dei negozi. Per il PLR il risultato va infatti interpretato come un “chiaro segnale a favore dello smantellamento delle norme burocratiche assurde”.

Da parte sua, il PS sottolinea il fatto che la votazione odierna riguarda unicamente l’assortimento offerto nei negozi delle stazioni di servizio che già ora sono aperte 24 ore su 24. Vista l’intensità della campagna, per i socialisti è “evidente” che il popolo deve esprimersi su ogni nuova liberalizzazione del mercato del lavoro. Decretare una estensione del lavoro domenicale tramite ordinanza, come chiede la mozione di Fabio Abate, sarebbe “totalmente irrispettoso nei confronti della popolazione”.

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