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Votazioni 24 novembre: pubblicato l’opuscolo del Consiglio federale

(Keystone-ATS) È stato pubblicato oggi l’opuscolo che contiene le spiegazioni del Consiglio federale in vista della votazione popolare del 24 novembre. Il governo e il parlamento invitano a respingere le iniziative “1:12 – Per salari equi” e “A favore delle famiglie: deduzioni fiscali anche per i genitori che accudiscono personalmente i figli”. Viene invece raccomandato il “sì” alla Legge sul contrassegno stradale che prevede un aumento della cosiddetta “vignetta” autostradale.

L’opuscolo, oltre a contenere i testi dei tre oggetti citati, riproduce anche il nuovo Decreto sulla rete stradale che però non è sottoposto direttamente al popolo. Tale decreto – che prevede di integrare nella rete delle strade nazionali circa 400 chilometri di strade cantonali, tra le quali figurano la Bellinzona-Locarno e la strada del passo del Giulia (Julierpass/GR) – potrà entrare in vigore solo se l’aumento del prezzo della “vignetta” sarà accettato in votazione popolare.

I due progetti sono infatti legati sotto il profilo giuridico. Il Parlamento, spiega il governo nell’opuscolo, ha deciso di collegare i due progetti per evitare che alla Confederazione vengano trasferiti tratti stradali che non dispongono di un finanziamento. Se dalle urne uscirà un “sì”, sarà possibile collegare alla rete delle strade nazionali tutte le regioni e tutti i centri economici del paese, sottolinea ancora l’esecutivo.

Contro la nuova Legge sul contrassegno stradale è stato lanciato il referendum. I contrari criticano soprattutto l’aumento a 100 franchi, giudicato sproporzionato.

Iniziativa 1:12

L’iniziativa “1:12 – Per salari equi” è stata lanciata da Gioventù socialista (GISO). Essa chiede che all’interno di un’impresa i manager non possano guadagnare in un mese più di quanto il salariato più modesto percepisce in un anno.

Pur dicendo di comprendere le ragioni di promotori dell’iniziativa, il governo ritiene che vada respinta poiché creerebbe nuovi e seri problemi. Se venisse accettata, aziende con sede in Svizzera potrebbero infatti decidere di lasciare il paese.

Anche l’attrattiva della Svizzera nel confronto internazionale diminuirebbe. Questo indebolimento della piazza economica colpirebbe anche le piccole e medie imprese, spesso attive come fornitrici di quelle più grandi. Diminuendo i salari dei top manager, anche le assicurazioni sociali e lo Stato (tramite le imposte) incasserebbero meno soldi, sottolinea ancora l’esecutivo.

Iniziativa a favore delle famiglie

Il governo invita pure a respingere l’iniziativa “a favore delle famiglie” lanciata dall’UDC. Se i genitori che accudiscono personalmente i figli non beneficiano di deduzioni è perché non devono assumersi costi supplementari, spiega l’esecutivo.

L’iniziativa chiede agevolazioni fiscali ai genitori che accudiscono personalmente i propri figli. Lo scopo è di trattare allo stesso modo tutte le famiglie. Oggi, ad esempio, i coniugi che riducono il grado di occupazione per occuparsi dei figli non beneficiano di deduzioni fiscali, spiega il comitato d’iniziativa.

Se il testo fosse accettato, afferma però il governo, l’odierna parità di trattamento fiscale dei vari modelli familiari verrebbe abolita. I genitori che si occupano da soli dei figli sarebbero infatti fiscalmente privilegiati rispetto a chi deve ricorrere a strutture a pagamento.

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