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Votazioni cantonali: le decisioni più importanti

(Keystone-ATS) Fine settimana di votazioni in Svizzera: in undici cantoni, oltre al Ticino, il popolo era chiamato ad esprimersi su temi locali. Fra i temi di maggior richiamo l’approvazione del cosiddetto “doppio Pukelsheim” a Zugo e Nidvaldo, nonché la bocciatura a Zurigo del diritto di voto per gli stranieri a livello comunale. A Friburgo era prevista anche un’elezione suppletiva per il Consiglio di Stato, resasi necessaria dopo la nomina di Isabelle Chassot all’Ufficio federale di cultura. Nessuno però ha raggiunto la maggioranza assoluta al primo turno. Ecco una sintesi delle decisioni più importanti emerse dalle urne.

GR- Il gruppo poschiavino Repower – controllato per il 58% dal Cantone – dovrà rinunciare al controverso progetto di centrale a carbone da 1’320 megawatt a Saline Joniche, in Calabria. I grigionesi hanno infatti accolto l’iniziativa “energia pulita senza carbone” con 28’878 voti contro 22’281.

Il controprogetto del Gran Consiglio è stato pure accettato, ma nella domanda sussidiaria l’iniziativa l’ha spuntata, con 24’650 voti contro 24’526. Visto che la differenza è al di sotto del quorum dello 0,3% dei voti espressi, il governo sarà tuttavia obbligato a ricontare le schede, come vuole la legge cantonale sui diritti politici.

ZH – Gli elettori del canton Zurigo hanno chiaramente respinto un’iniziativa lanciata dall’associazione dei figli di immigrati Second@s che chiedeva il diritto di voto a livello comunale per gli stranieri. Il Gran Consiglio zurighese raccomandava di bocciare il testo, che era sostenuto dal PS, dai Verdi, dalla Lista alternativa e dai Verdi liberali. Un’analoga iniziativa era già stata respinta nel canton Zurigo nel 1993.

NW – Nel canton Nidvaldo il computo dei voti per la prossima elezione del Gran Consiglio sarà effettuato con il cosiddetto “doppio Pukelsheim”. Chiamati a decidere fra tre varianti, i votanti hanno dato la preferenza a questo sistema di calcolo, che si prefigge di eliminare gli svantaggi per i partiti minori nei circondari più piccoli.

ZG – Anche il canton Zugo introduce il “doppio Pukelsheim” per l’elezione proporzionale del Gran Consiglio. Come a Nidvaldo, si è arrivati alla votazione dopo che il Tribunale federale (TF) ha giudicato anticostituzionali i metodi di calcolo attualmente in vigore. Il “doppio Pukelsheim” viene già utilizzato nella città e nel canton Zurigo, in Argovia e nel canton Sciaffusa.

Gli elettori zughesi hanno inoltre approvato a larga maggioranza, l’adesione al concordato intercantonale anti-hooligan. Sale così a 10 il numero dei cantoni che vi hanno aderito. Adottate anche una norma che impedisce ai consiglieri di Stato di essere eletti alle Camere federali e una modifica costituzionale che limita la possibilità di accedere a cariche nel medesimo ufficio cantonale per le persone della stessa famiglia.

BS – Basilea Città ha deciso di incoraggiare maggiormente la costruzione di alloggi a pigione moderata: l’elettorato ha accettato una legge in tal senso, controprogetto a una iniziativa dell’Associazione inquilini che esigeva “alloggi a prezzi abbordabili per tutti”.

I basilesi hanno d’altro canto respinto una iniziativa che chiedeva la gratuità per le vertenze davanti ai tribunali di conciliazione in materia di affitti. Bocciata anche una terza iniziativa, denominata “CentralParkBasel”: essa chiedeva di coprire i binari della stazione delle FFS per farne una zona verde per il tempo libero, con la creazione di un parco di tal nome.

BL – L’elettorato di Basilea Campagna ha accolto a debole maggioranza (51,8%) un rifinanziamento della cassa pensione cantonale, che attualmente ha un grado di copertura limitato all’80%. Il costo dell’operazione non dovrebbe superare i 2,22 miliardi di franchi, secondo il governo. Gli oppositori – un comitato borghese e il PLR – hanno invece sostenuto che potrebbe raggiungere i 5 miliardi.

GE – I ginevrini hanno approvato nella proporzione di oltre il 93% un rafforzamento del Tribunale delle pigioni. La Corte, incaricata di risolvere i litigi fra inquilini e proprietari, disporrà di un numero superiore di giudici assessori, il che le consentirà di sbrigare un maggior numero di casi. La modifica era appoggiata da tutti i partiti politici e varata all’unanimità dal Gran Consiglio.

LU – Nelle scuole dell’infanzia del canton Lucerna si continuerà a parlare sia il tedesco che il dialetto. Il popolo ha bocciato un’iniziativa dell’UDC che chiedeva che l’unico idioma parlato fosse il vernacolo locale. Il controprogetto, sostenuto da governo e parlamento, favorevole al mantenimento dell’attuale prassi che autorizza anche il “buon tedesco”, ha ottenuto una chiara maggioranza.

AG – Nel canton Argovia la vendita di medicinali resterà un privilegio delle farmacie. Con il 60% di voti contrari, l’elettorato ha respinto un’iniziativa che chiedeva di autorizzarne la vendita anche negli studi medici. Bocciata pure un’iniziativa dei farmacisti che chiedeva di ancorare nella Costituzione il divieto per i medici di vendere farmaci.

UR – I comuni urani potranno in futuro decidere l’aggregazione senza che si debba ogni volta modificare la Costituzione. Dal Cantone non riceveranno tuttavia nessun aiuto finanziario a tale scopo. Lo ha deciso l’elettorato, approvando inoltre una revisione della legge sulla polizia che autorizza nuovamente le inchieste sotto copertura.

SO – A Soletta le tasse cantonali – alcune delle quali rimaste invariate da oltre trent’anni – potranno essere aumentate: i cittadini hanno approvato una revisione in tal senso della legge tributaria, che era combattuta dall’UDC con un referendum.

ELEZIONE SUPPLETIVA FR – Nessuno dei tre candidati in corsa oggi per il seggio vacante in seno al Consiglio di Stato friburghese è riuscito ad ottenere la maggioranza assoluta. Gli elettori dovranno tornare alle urne il 13 ottobre. Il rappresentante del PPD Jean-Pierre Siggen – che era sostenuto anche da PLR e UDC – si è aggiudicato il primo posto, con 34’983 voti. Al secondo – con appena 478 voti di scarto – si è piazzato il consigliere nazionale socialista Jean-François Steiert, la cui candidatura era appoggiata dall’intero schieramento della sinistra. All’indipendente Alfons Gratwohl sono andate 6’385 preferenze.

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