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Votazioni federali: chiaro “no” a LPP e avvocato animali

(Keystone-ATS) BERNA – I cittadini svizzeri non hanno avuto dubbi: oltre il 70% non vuole né vedersi ridotte le rendite, né istituire un avvocato degli animali sul piano nazionale. È quanto emerso dalle odierne votazioni federali. Accolto invece con il 77,2% l’articolo costituzionale riguardante la ricerca sull’essere umano. Il tasso di partecipazione è stato del 45%.
In tutti i cantoni i risultati definitivi hanno dato il medesimo responso, seppur con sfumature diverse. In Ticino la revisione della Legge sulla previdenza professionale è stata bocciata con il 78,5% dei voti e l’istituzione dell’avvocato degli animali col 61,6%, mentre l’articolo sulla ricerca è stato accettato dal 77,7%. Nei Grigioni l’abbassamento dell’aliquota di conversione è stato affossato col 65,4% e l’avvocato degli animali col 69%, mentre la ricerca sull’essere umano è stata sostenuta dal 70,6% dei votanti.La sinistra esulta, per la destra il problema rimane
Il netto “no” alla riduzione del tasso di conversione del secondo pilastro è un segnale forte contro lo smantellamento delle assicurazioni sociali, hanno affermato in coro i vincitori del referendum, sinistra e sindacati. Il problema è stato solo rinviato e ritornerà sul tappeto, hanno prontamente risposto partiti borghesi e associazioni padronali.
Il presidente del Partito socialista (PS) Christian Levrat non ha dubbi: “questa è una Waterloo per la destra”. È una netta vittoria per lavoratori e per Unia, che aveva lanciato nel 2008 il referendum. Forte di questo successo, il principale sindacato svizzero, è pronto a lanciare nuovi referendum contro AVS e assicurazione disoccupazione. Ci sono altri modi per consolidare il II pilastro senza ridurre le rendite, affermano i Verdi, secondo i quali si possono risparmiare 8-10 miliardi riducendo i costi amministrativi.
I partiti borghesi e le organizzazioni padronali sono deluse del responso delle urne. Il “no” alla riduzione del tasso di conversione non fa che rimandare a più tardi il problema del II pilastro e penalizza i lavoratori che pagano attualmente le quote e i giovani, afferma il Partito liberale radicale (PLR).
Spetta quindi alla sinistra trovare una soluzione per assicurare alle casse pensioni rendimenti sufficienti, ha precisato il democristiano friburghese Urs Schwaller. Per Toni Bortoluzzi (UDC/ZH) vi è il pericolo adesso di un innalzamento dei contributi.
Secondo il ministro dell’interno Didier Burkhalter molti hanno votato “no”, ritenendo prematura la revisione della legge sulla previdenza professionale (LPP). Altri vi si sono opposti perché vorrebbero risolvere i problemi della LPP in altro modo.
Burkhalter ha invitato i partner sociali, dell’economia e i sindacati a riprendere il discorso per trovare soluzioni condivisibili e in grado di riunire una maggioranza. Il Consiglio federale pubblicherà l’anno prossimo un rapporto sul II pilastro e illustrerà varie soluzioni prevedibili per le future riforme, dopo il 2014.

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