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WEF: aumentate misure sicurezza, no indizi di attacchi terroristici

(Keystone-ATS) Le misure di sicurezza per il Forum economico mondiale di Davos (WEF), dopo gli attentati di Parigi, sono state rafforzate e il principale pericolo è costituito da elementi isolati che potrebbero agire con motivazioni jihadiste. Il Forum comincia mercoledì e si concluderà tre giorni più tardi.

Gli organi preposti alla sicurezza ritengono che la minaccia sia quest’anno leggermente più elevata, secondo quanto ha indicato oggi Walter Schlegel, comandante della polizia grigionese, in una conferenza stampa a Davos. Al momento non vi sono segnali concreti, né indizi di piani terroristici, ma è chiaro che attentati simili a quelli commessi nella capitale francese non possono essere esclusi a priori.

“Abbiamo adottato all’interno del dispositivo di sicurezza alcune misure che rafforzano il grado di protezione”, ha detto Schlegel. Il dispositivo è stato pensato e allestito per impedire attacchi, ma l’ondata terroristica in Francia non ha avuto di per sé effetti diretti. Siamo ben preparati, ha aggiunto il comandante, e la nostra missione è già cominciata.

Davos in questi giorni assomiglia a una fortezza. Le due vie di accesso sono sorvegliate e sono state predisposte quattro aree che possono essere raggiunte solo con una speciale autorizzazione. Anche gli alberghi sono stati posti sotto protezione.

Una grande sfida, ha affermato Schlegel, è rappresentata dall’alto numero di personalità del mondo politico ed economico presenti al Forum: a Davos sono attesi non meno di 2’500 ospiti. Un motivo di sollievo è invece che per la prima volta da anni non sono previste manifestazioni di protesta.

La polizia verrà affiancata da 4’500 soldati che avranno compiti di assistenza, come precisato dal divisionario Jean-Marc Halter. Il distaccamento militare è composto nella misura del 95% da soldati di milizia. Per la prima volta gli ospiti più illustri del WEF atterreranno all’aeroporto di Dübendorf, nel canton Zurigo.

I costi complessivi non dovrebbero distanziarsi da quelli degli scorsi anni e rimanere al di sotto del tetto massimo fissato in 8 milioni di franchi, ha precisato Schlegel.

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