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WEF Davos: dispositivo di sicurezza immutato

Il comandante della polizia retica Walter Schlegel ha illustrato il dispositivo di sicurezza per il WEF (immagine d'archivio). KEYSTONE/GIAN EHRENZELLER sda-ats

(Keystone-ATS) Il dispositivo di sicurezza per la cinquantesima edizione del Forum economico mondiale (WEF) di Davos (GR), approntato dalla polizia grigionese assieme alle altre 26 polizie cantonali e all’esercito, è praticamente immutato rispetto al 2019.

Quest’anno oltre 100 persone (erano 120 dodici mesi fa), tra i 3000 partecipanti, godono di protezione ai sensi del diritto internazionale. Tra loro spicca il presidente degli Usa Donald Trump, che sarà nella località turistica domani.

“Non facciamo alcuna differenza fra gli ospiti, ma questi godono di livelli di protezione diversi” determinati dal diritto internazionale, ha detto stamani il comandate della polizia cantonale dei Grigioni Walter Schlegel, cui compete la sicurezza in occasione dell’evento, in una conferenza stampa tenuta al Turmhotel Victoria, un cinque stelle a pochi passi dalla stazione di Davos Dorf.

Il livello di protezione da garantire per Trump è molto elevato, sin dall’atterraggio a Zurigo. Si tratta ad esempio di disporre di vie aeree e stradali di accesso alternative. L’arrivo di una persona del calibro del presidente statunitense è preceduta da numerosi contatti con le autorità degli Usa, dove vengono definiti anche i dettagli, ha spiegato Schlegel.

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