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Widmer-Schlumpf: “gli attacchi politici sono stati molto intensi”

(Keystone-ATS) “Gli attacchi politici sono stati molto intensi”. Così si è espressa la consigliera federale Eveline Widmer-Schlumpf in una sorta di intervista-bilancio dei suoi otto anni passati in governo rilasciata oggi alla “Bündner-Tagblatt”.

Colei che lascerà definitivamente l’esecutivo a fine dicembre, ha aggiunto che la sua famiglia ha sentito che “non riusciva più a liberarsi e disconnettersi dall’attività quotidiana e dai problemi ad essa legata”.

Widmer-Schlumpf ha voluto togliersi qualche sassolino dalla scarpa. A suo avviso, infatti, la concordanza aritmetica – con due UDC in governo – non è sufficiente per ottenere un successo politico. A breve termine forse la tensione sarà attenuata. Ma soluzioni sostenibili a lungo termine dipendono da “politici capaci di cercare larghe intese e di scendere a compromessi”, ha sottolineato.

“Purtroppo oggi la politica funziona diversamente, come si è visto nelle recenti elezioni al Consiglio nazionale”, ha rilevato con una certa amarezza la ministra grigionese.

Nuovo partito di centro, forse tra un paio d’anni

Secondo Widmer-Schlumpf, la creazione di un nuovo partito di centro sarà possibile “forse tra un paio d’anni”. Ma, a suo parere, non bisogna cominciare a parlare di una fusione. “Occorre dapprima definire gli obiettivi e le posizioni da difendere, poi si potrà discutere sul modello o la forma” che avrà la nuova formazione.

Widmer-Schlumpf ha inoltre annunciato che da gennaio sarà soltanto un’osservatrice della politica nazionale, “ma non farà più dichiarazioni pubbliche”. Intende dedicarsi maggiormente alla famiglia, e in particolare ai nipoti, ma anche fare “la spesa da sola e riorganizzare la vita quotidiana”.

“Consiglio federale solo una fase della vita”

La politica grigionese, che è sempre stata consapevole che “il Consiglio federale fosse solo una fase della sua vita”, augura al Paese “coraggio e determinazione”. “Occorre prendere delle decisioni su progetti importanti, trovare soluzioni adeguate e non soltanto gestire problemi o esporli in pubblico”, ha concluso.

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