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Wikileaks: sito messo KO per tre ore da cyber-attacco

(Keystone-ATS) Il sito di Wikileaks è stato vittima di un cyber-attacco che lo ha messo fuori linea per almeno tre ore questa notte, mentre stava pubblicando decine di migliaia di documenti e messaggi del Dipartimento di Stato americano, inediti, alcuni dei quali coperti da segreto.

L’organizzazione di Julian Assange ha annunciato di essere sotto attacco questa notte su Twitter e poi, con un successivo messaggio, ha annunciato il ripristino della visibilità del sito, colpito da un attacco DDos, che ne ha saturato la banda per impedirne l’accesso.

Nei giorni scorsi WikiLeaks ha cominciato a pubblicare più di 134’000 documenti, tra cui l’intera raccolta di quelli riguardanti l’Australia e la Svezia, rinfocolando le polemiche, e le condanne ufficiali, soprattutto perché in alcuni di questi testi compaiono i nomi dei presunti terroristi e delle fonti che hanno fornito preziose informazioni ai diplomatici americani sparsi nel mondo, mettendo così a rischio la loro vita. Wikileaks ha però smentito, via Twitter: “è totalmente falso dire che tali nomi sono stati rivelati o che saranno rivelati”.

I 184’000 cablogrammi diplomatici fanno parte del gruppo dei 251’000 cablogrammi del Dipartimento di Stato che Wikileaks ha cominciato a diffondere l’anno scorso e che sono stati anticipati a un totale di 90 testate giornalistiche in tutto il mondo.

La nuova “ondata” di pubblicazioni, che secondo Wikileaks è stata accolta nelle ultime 36 ore da ripetuti attacchi Ddos, il più grave dei quali quello di questa notte, avviene in un momento in cui l’interesse generale dei media per le rivelazioni era in forte diminuzione, e mentre Assange è in attesa della decisione di una corte di appello britannica, forse già nei prossimi giorni, sulla sua estradizione in Svezia, dove è accusato di abusi sessuali.

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