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Wikipedia fa causa alla Nsa, spiati i nostri utenti

(Keystone-ATS) Anche Wikipedia scende in campo in tribunale contro la Nsa, la potente agenzia di spionaggio americana al centro dello scandalo del Datagate. L’enciclopedia online più famosa al mondo – assieme ad Amnesty international, all’American Civil Liberties Union e ad altre associazioni per i diritti civili – ha presentato una causa alla Corte federale del Maryland nella quale si accusa non solo la National Security Agency, ma anche il Dipartimento di giustizia, di aver spiato cittadini americani che consultavano il sito.

In pratica si sono raccolte informazioni sulle ricerche compiute su Wikipedia da individui tenuti sotto controllo nell’ambito di indagini su sospetti di terrorismo o di criminalità. Secondo i documenti depositati, l’agenzia che gestisce i programmi di sorveglianza elettronica divenuti di pubblico dominio con il Datagate, avrebbe violato il Primo Emendamento della Costituzione degli Stati Uniti, che protegge la libertà di parola e di associazione, e il Quarto Emendamento, che tutela i cittadini da perquisizioni o sequestri irragionevoli.

Una simile accusa era già stata respinta dalla Corte Suprema con la motivazione che i ricorrenti non potevano provare di aver subito un danno. La nuova denuncia, tuttavia, afferma che la situazione è cambiata dopo la conferma da parte del governo di aver utilizzato questa pratica di sorveglianza. Conferma arrivata dopo che Washington era stata inchiodata alle rivelazioni di Edward Snowden, nel 2013.

Il co-fondatore di Wikipedia, Jimmy Wales, in un editoriale sul New York Times ha sparato a zero sulla Nsa (che secondo i documenti resi pubblici da Snowden aveva incluso la società nei siti monitorati).

“Oggi facciamo causa alla National Security Agency per proteggere il diritto di 500 milioni di persone che usano Wikipedia tutti i mesi – ha detto – e lo facciamo perché è in gioco un pilastro fondamentale della democrazia: il libero scambio di conoscenza e idee”.

Nel frattempo – secondo un rapporto pubblicato da “The Intercept” sulla base di nuovi documenti forniti dalla “gola profonda” dell’Nsa – si scopre che la Cia per anni cercò un modo per aggirare le misure di sicurezza inserite da Apple su iPhone e iPad.

I documenti si riferiscono al periodo 2006-2013 e mostrano come la Cia abbia cercato di infiltrarsi in Apple dal 2006, un anno prima del lancio dell’iPhone. Così come ha giocato un ruolo fondamentale – rivela il “Wall Street Journal” – per aiutare il Dipartimento della Giustizia Usa a spiare tutti i cellulari, prestando i suoi aerei che fingevano di svolgere la funzione di torri di trasmissione ma in realtà intercettavano le chiamate.

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