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Windows 10 già scaricato su 75 milioni di dispositivi

(Keystone-ATS) Procede spedita l’adozione di Windows 10. A meno di un mese dal lancio del nuovo sistema operativo, che Microsoft offre gratis, il software è stato scaricato oltre 75 milioni di volte.

A twittare il dato è il vicepresidente della compagnia Yusuf Mahdi, responsabile di Windows, precisando che i download su pc e tablet hanno coinvolto 192 Paesi, “praticamente ogni nazione del Pianeta”. Lanciato il 29 luglio scorso, Windows 10 aveva registrato i 14 milioni di download nel giro di 24 ore.

In 10 tweet, Mahdi ha diffuso alcuni numeri. Parallelamente al boom del sistema operativo, i download di applicazioni per Windows 10 scaricate dal negozio virtuale Windows Store su ogni dispositivo sono sestuplicati. Il sistema è stato scaricato su oltre 90mila modelli diversi di computer e tablet. E ancora, l’assistente virtuale Cortana ha già raccontato più di mezzo milione di barzellette.

L’esordio sembra dunque positivo per Microsoft, che con il nuovo sistema operativo multipiattaforma (pc, tablet, smartphone e console Xbox) punta a offrire un’esperienza unificata agli sviluppatori – in modo da invogliarli a creare app sia per pc che per dispositivi mobili – ma anche agli utenti, che apprezzando Windows 10 sul Pc potrebbero convincersi a comprare uno smartphone con lo stesso sistema operativo.

Polemiche e reazioni, anche in Svizzera

Non mancano tuttavia le polemiche, soprattutto sulla privacy, con Windows 10 ‘bandito’ da alcuni tracker BitTorrent e una denuncia fatta da uno studio legale russo che chiede di fare luce sulla raccolta di informazioni personali degli utenti da parte di Microsoft.

In Svizzera l’Incaricato federale della protezione dei dati e della trasparenza (IFPDT) ha lanciato nei giorni scorsi una procedura chiarificatrice sul sistema operativo Windows 10.

Il Partito pirata svizzero si è rivolto a Mister Dati Hanspeter Thür chiedendogli di agire contro la violazione della sfera privata commessa a suo avviso da Microsoft. Esso esige l’esame di diversi elementi riguardanti Windows 10, rilevando che il sistema operativo raccoglie e condivide automaticamente informazioni sugli utenti con i produttori di software, che a loro volta li trasmettono ad altri a fini pubblicitari.

In Vallese, il Preposto cantonale alla protezione dei dati Sébastien Fanti ha espresso il suo sdegno all’inizio di agosto. “Se Microsoft non rivede la sua politica di confidenzialità, Windows 10 potrebbe essere oggetto di una raccomandazione di divieto d’acquisto” nel cantone, ha scritto sul suo conto Twitter.

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