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Yemen: da premier Iraq aspre critiche a intervento saudita

(Keystone-ATS) Da Washington, dove si trova per la sua prima visita ufficiale da quando è premier iracheno, Haider al Abadi ha oggi aspramente criticato l’intervento militare saudita in Yemen, sostenendo che “non è logico”.

Il premier si è chiesto “quale è lo scopo” di un intervento del genere, e ha affermato che “non sappiamo cosa i sauditi vogliano fare dopo, l’Iraq è nel loro mirino?”.

“Principalmente, il problema dello Yemen è interno allo Yemen”, ha detto, negando che i ribelli sciiti Houthi che hanno preso il controllo di Sanaa e buona parte del Paese agiscano per conto dell’Iran.

I sauditi “dicono che (i ribelli) agiscono su procura iraniana e secondo me non è vero. Credo che si sbaglino”, ha affermato ancora, riferisce il Washington Post. “Questo è molto pericoloso”, ha aggiunto, “l’idea di intervenire in un altro Paese senza essere provocato, solo per ambizioni regionali, è sbagliata. Saddam lo ha fatto e guardate cosa ha combinato al Paese”.

Secondo al Abadi, che lunedì ha incontrato il presidente Barack Obama, il vice presidente Joe Biden e il segretario di Stato John Kerry, l’amministrazione Usa condivide le sue preoccupazioni. “Vogliono fermare il conflitto il più presto possibile”, ma “i sauditi non vogliono il cessate il fuoco”. Obama e Biden hanno affermato che è importante che non ci sia una escalation in un conflitto più ampio, e che il problema può essere risolto solo attraverso negoziati politici, ma allo stesso tempo Alistair Baskey, portavoce del Consiglio di sicurezza nazionale, ha detto che gli Usa sostengono pienamente “le operazioni per difendere la frontiera meridionale dell’Arabia Saudita e forniscono sostegno per alla difesa del legittimo governo yemenita”.

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