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ZH: iniziativa contro suicidio assistito, TF respinge ricorso

(Keystone-ATS) LOSANNA – Il Tribunale federale ha respinto un ricorso che chiedeva di dichiarare irricevibile l’iniziativa lanciata nel canton Zurigo dall’Unione democratica federale (UDF) contro il cosiddetto “turismo della morte”. Non si tratta però ancora di una dichiarazione definitiva di validità.
Nella sentenza, la massima istanza giudiziaria sottolinea infatti che in teoria è possibile sottoporre ai votanti anche proposte che non rispettano il diritto federale – come sostengono i ricorrenti. I giudici di Losanna precisano che si potranno esprimere sulla validità dell’inziativa soltanto dopo che la stessa sarà accettata in votazione.
L’iniziativa dell’UDF chiede che solo le persone residenti a Zurigo da almeno un anno possano beneficiare dell’aiuto al suicidio. Per gli iniziativisti, l’immagine del cantone risente del fatto che molte persone che vivono all’estero vengano a Zurigo per morire con l’aiuto dell’organizzazione Dignitas. Altro argomento fatto valere dai promotori dell’iniziativa: l’assistenza al suicidio genera costi legali tra i 3000 e i 5000 franchi per ogni caso, spese pagate dai contribuenti.
Contro la ricevibilità del testo si era già espresso il capo del Dipartimento cantonale di giustizia, Markus Notter (PS), per il quale il diritto federale già regola in modo chiaro l’assistenza al suicidio. In base al Codice penale essa è punita soltanto se avviene “per motivi egoistici” (Art. 115 CP).
Per il governo zurighese, i cantoni non hanno alcun margine di manovra per essere più restrittivi. La regolamentazione chiesta dall’iniziativa escluderebbe dall’accompagnamento alla morte a Zurigo anche persone residenti in altri cantoni e rappresenterebbe perciò una violazione del principio della parità di trattamento previsto dalla Costituzione federale.
Sulla base di queste motivazioni, il governo zurighese aveva chiesto al parlamento di dichiarare l’iniziativa irricevibile. In Gran consiglio la richiesta aveva ottenuto 98 voti a favore e 69 contrari. Perché l’iniziativa fosse dichiarata non valida era tuttavia necessaria una maggioranza di almeno i due terzi dei voti.
Dopo il provvisorio nullaosta del TF, l’iniziativa dell’UDF dovrebbe essere posta in votazione il prossimo autunno.

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