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Zika: studio Oms per capire quanto virus rimane nel corpo

L'insetto che tanta preoccupazione ha suscigtato KEYSTONE/AP/WILFREDO LEE sda-ats

(Keystone-ATS) Partirà in tre città brasiliane, Rio de Janeiro, Manaus e Recife, lo studio ZikaBra, il cui obiettivo è capire quando a lungo il virus Zika rimane nel corpo, e se rimane dormiente per poi riattivarsi successivamente.

A coordinare la ricerca è l’Organizzazione mondiale della sanità (Oms), insieme al ministero brasiliano della sanità, e l’istituto di ricerca Walter Reed dell’Esercito americano.

Zika è il primo virus noto ad essere trasmesso all’uomo attraverso la puntura di una zanzara infetta e rapporti sessuali con una persona contagiata. Le tre città sono state scelte perché densamente popolate, perché il virus è stato presente e attivo nel 2016.

C’è inoltre una rete sanitaria e di laboratori capaci di svolgere compiti complessi sui fluidi corporei. I volontari a cui sarà chiesto di partecipare devono essere adulti con sintomi del virus che vivono nell’area. Si stima di riuscire a reclutarne 1300 circa.

Si raccoglieranno anche campioni di fluidi corporei per 12 mesi. Il virus infatti è stato trovato nel sangue, nelle urine, nello sperma, nei fluidi cerebrali e spinali, nella saliva, nel liquido amniotico e il latte materno, e si è mostrato capace di resistere più a lungo nelle urine e nello sperma che nel sangue. I risultati dello studio dovrebbero arrivare a metà del 2018.

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