Prospettive svizzere in 10 lingue

Zurigo: rilasciati 2 dei 5 agenti della buoncostume arrestati

(Keystone-ATS) Due dei cinque agenti della buoncostume arrestati ieri a Zurigo sono stati rilasciati oggi perché “non ci sono più motivi per mantenerli in detenzione”. Contro altri tre poliziotti e contro sei delle nove persone fermate due giorni fa in un locale a luci rosse sono state presentate richieste di detenzione preventiva.

“Agli agenti finiti sotto inchiesta viene rimproverato di aver trasmesso informazioni in parte confidenziali provenienti dal sistema informatico POLIS della polizia”, scrive oggi in una nota il Ministero pubblico generale di Zurigo.

Gli indagati avrebbero avvertito le persone attive nel locale a luci rosse sui controlli previsti dalla polizia e avrebbero in parte omesso di denunciare reati. Sempre stando alla nota, gli agenti sarebbero stari ricompensati “in parte con prestazioni sessuali o con il consumo gratuito di bevande e con cene in vari locali”.

I poliziotti della squadra che si occupa di prostituzione sono stati fermati ieri in seguito alla retata condotta alla vigilia in un locale notturno del quartiere della Langstrasse. Le forze dell’ordine hanno posto i sigilli al night club e all’hotel annesso. Le persone arrestate nel locale sono sospettate di aver fatto pagare ai clienti attraverso carte di credito “prestazioni che non sono state fornite”.

Nella nota con cui ieri sono stati annunciati gli arresti, il Ministero pubblico indicava che gli agenti fermati sono sospettati di corruzione passiva, favoreggiamento e abuso d’autorità. Oggi la stessa procura precisa che le indagini procedono anche nei confronti delle persone rilasciate.

Nel corso degli interrogatori “tutti gli indagati hanno per la maggior parte respinto le accuse oppure si sono rifiutati di rispondere”. Il Ministero pubblico afferma inoltre che per tutti vige la presunzione d’innocenza.

Per portare a termine l’inchiesta “saranno necessari ancora molti interrogatori” e bisognerà “esaminare un gran numero di elementi di prova raccolti”. Per non intralciare le indagini il Ministero pubblico zurighese non intende fornire per il momento altre informazioni.

SWI swissinfo.ch - succursale della Società svizzera di radiotelevisione SRG SSR

SWI swissinfo.ch - succursale della Società svizzera di radiotelevisione SRG SSR