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Un infermiere su tre in Romandia è straniero

Oltre un infermiere su tre (38%) che esercita nella Svizzera romanda è di nazionalità straniera (foto simbolica d'archivio). KEYSTONE/JEAN-CHRISTOPHE BOTT sda-ats

(Keystone-ATS) Oltre un infermiere su tre (38%) che esercita nella Svizzera romanda è di nazionalità straniera. Si tratta di una proporzione superiore rispetto al resto della popolazione attiva nella Confederazione.

La quota più alta si raggiunge nel canton Ginevra (59%), rivela oggi un sondaggio dell’Alta scuola della Sanità vodese (HESAV) e dell’Università di Losanna (UNIL). Nel Giura bernese la presenza di stranieri nel settore è invece più bassa (20%). Oltre un quarto (27%) degli infermieri in Romandia proviene dalla Francia.

La proporzione di uomini si attesta al 16%, ma varia fortemente a dipendenza della branca in cui lavorano. La presenza maschile è ad esempio poco numerosa in pediatria, ginecologia e ostetricia (7%), mentre alle urgenze si sale al 26%, in psichiatria al 34% e in anestesia il 59%. Circa un uomo su tre (32%) occupa un posto da dirigente.

Per realizzare il sondaggio, un questionario è stato compilato da 4000 infermieri della Svizzera romanda nella primavera 2014. Di queste risposte, 2923 hanno potuto essere utilizzate.

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