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Unrwa: “un membro dello staff ucciso e 22 feriti a Rafah”

(Keystone-ATS) Almeno un membro dello staff dell’Unrwa è stato ucciso e altri 22 sono rimasti feriti dopo che le forze israeliane hanno colpito un centro di distribuzione alimentare nella parte orientale di Rafah, nel sud della Striscia di Gaza”.

Lo riferisce l’agenzia Onu sul profilo X.

In precedenza l’Unrwa aveva denunciato che uno dei suoi magazzini per gli aiuti umanitari a Rafah è stato colpito da un raid e che si contavano “molti feriti”.

“Possiamo confermare che un magazzino/centro di distribuzione dell’Unrwa a Rafah è stato colpito”, aveva detto la portavoce dell’agenzia Juliette Touma, aggiungendo che ci sono “decine di feriti”.

Il ministero della Sanità della Gaza gestito da Hamas aveva denunciato che quattro persone sono state uccise nel “bombardamento del magazzino”.

Intanto, il premier israeliano Benyamin Netanyahu in un incontro a Gerusalemme con il premier olandese Mark Rutte, il quarto dall’inizio della guerra, ha ribadito che “l’operazione a Rafah, nel sud della Striscia, è “necessaria per raggiungere gli obiettivi della guerra di Israele contro Hamas”.

Netanyahu ha quindi ribadito che Israele vuole “rimpiazzare” l’Unrwa a Gaza con altre organizzazioni e per questo ha ringraziato l’Olanda di aver ritirato i finanziamenti all’agenzia dell’Onu. Poi ha respinto l’idea di “un riconoscimento unilaterale” di uno stato palestinese che sarebbe vista da Hamas “come una vittoria”.

Dal canto suo, Hamas ha chiesto ai palestinesi della Cisgiordania di “marciare verso” la Spianata delle Moschee a Gerusalemme e di “spezzare le catene dell’occupazione e del suo assedio”. In un post su Telegram – riferendosi ai palestinesi uccisi da Israele in varie episodi oggi – la fazione islamica ha salutato nel “terzo giorno del sacro Ramadan i martiri” di Gerusalemme, Jenin e Betlemme, compreso “l’eroico accoltellamento” dove sono stati feriti due israeliani.

“E’ una jihad di vittoria – ha concluso – o di martirio”.

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