VD: legali Claude D; uccisione Marie fu omicidio, non assassinio
(Keystone-ATS) Ora è ufficiale. I difensori di Claude D. hanno depositato una richiesta d’appello. Ritengono che l’uomo che ha ucciso la 19enne Marie nel maggio 2013 vicino a Payerne (VD) abbia commesso un omicidio intenzionale, non un assassinio.
A loro avviso, la condanna dovrebbe essere al massimo di 20 anni di prigione e non all’ergastolo. Contestano pure l’internamento a vita inflitto al loro assistito.
Dopo aver annunciato di voler far appello contro la sentenza emessa il 24 marzo scorso dal Tribunale della Broye a Renens (VD), i legali di Claude D. hanno dovuto attendere le motivazioni dei giudici prima di poter presentare il proprio ricorso a fine aprile.
“Secondo noi, Claude D. ha commesso un omicidio e non un assassinio. Il passaggio all’atto si iscrive in un contesto relazionale. Non si tratta di un predatore che avrebbe scelto una vittima a caso”, ha spiegato Parein all’ats.
Per questo, a suo avviso, la durata della condanna è da rivedere. Un omicidio deve essere sanzionato con una pena detentiva di 20 anni al massimo. Inoltre, una scemata responsabilità impedisce di infliggere una condanna all’ergastolo, come ha fatto il Tribunale della Broye.