
Ancora grattacapi per Sulzer Medica

La giustizia americana chiede precisazioni alla Sulzer Medica in merito all'accordo globale nella vicenda delle anche artificiali e protesi del ginocchio difettose. Secondo la giudice federale Cathleen O'Malley, sono ancora molte le questioni in sospeso.
«Una seconda audizione è prevista per venerdì», ha indicato domenica all’ats Beatrice Tschanz, portavoce della società con sede a Winterthur, precisando un’informazione del domenicale «SonntagsZeitung». La giudice O’Malley non ha specificato quali domande rimangono ancora aperte, ha detto la Tschanz. A suo avviso, la magistrata vuole assicurarsi che l’accordo sia la migliore soluzione per i pazienti.
Questa decisione causa problemi alla Sulzer poiché implica il rifiuto di una richiesta di misure «superprovvisorie», cioé non permette di rinviare il primo processo che dovrebbe iniziare domani a Corpus Christi, in Texas. La Sulzer sperava di giungere ad un accordo globale con i pazienti ai quali sono state impiantate le anche artificiali e le protesi del ginocchio difettose. La ditta aveva proposto mercoledì scorso un indennizzo globale di 780 milioni di dollari.
Concretamente ai pazienti che hanno dovuto essere rioperati più volte sarebbero state rimborsate le spese più 97’500 dollari (165’000 franchi), in contanti o sotto forma di partecipazioni. Quelli rioperati una sola volta otterrebbero 57’500 dollari ed i pazienti che non hanno dovuto subire ulteriori operazioni – circa 30 000 persone – riceverebbero 2’750 dollari. Anche i famigliari avrebbero diritto ad un’indennità di un ammontare non definito.
La proposta è stata sottoposta alla giudice federale Cathleen O’Malley a Cleveland, nell’Ohio. L’accordo, se sarà accettato, dovrebbe riguardare tutte le richieste d’indennizzo relative alle protesi difettose e avere un effetto sospensivo sulle denunce.
Fino al 10 agosto sono state inoltrate contro la società 1029 denunce. In totale 2353 pazienti hanno dovuto essere rioperati all’anca e 280 al ginocchio, nella stragrande maggioranza negli Stati Uniti. In totale la Sulzer stima che sarà necessario rifare 4000 operazioni.
La proposta di accordo prevede spese globali per 780 milioni di dollari (1,32 miliardi di franchi). Di questa somma, 240 milioni di dollari sono coperti dall’assicurazione e 140 milioni sarebbero ammortizzati con un condono fiscale.
A conti fatti, l’operazione peserebbe sulla casse della Sulzer Medica con 400 milioni di dollari. Per risolvere la vicenda, l’impresa si è assicurata i servizi dell’avvocato Richard Scruggs, uno degli autori dell’accordo fra malati e l’industria del tabacco negli Usa.
swissinfo e agenzie

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