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Lo sci svizzero riparte dalla Terra del Fuoco

Da sinistra a destra, in piedi, Marc Berthod, Beat Fenz, Daniel Albrecht con il preparatore atletico Guido Sutter swissinfo.ch

Dopo una serie di stagioni alquanto deludenti, gli sciatori svizzeri sono in ritiro a Ushuaia per prepararsi in vista di una stagione particolarmente impegnativa.

Nell’estremo sud del continente americano, per cercare il rilancio i responsabili dello sci elvetico puntano sui giovani atleti.

Un ritiro alla fine del Mondo per concentrarsi e ricominciare da capo dopo una serie di stagioni alquanto deludenti.

Lo sci svizzero riparte dalla Terra del Fuoco, punta estrema del continente americano, in vista di una stagione assai impegnativa, che culmina con i Giochi Olimpici invernali di Torino 2006.

Un lavoro a lungo termine

A Ushuaia, la città più a sud del mondo, si allenano i componenti della squadra di slalom e di gigante guidati dall’allenatore Sepp Brunner. Con lui anche il preparatore atletico Guido Sutter.

Atleti giovani, poco più che ventenni, con i quali impostare un lavoro a lungo termine per riuscire a regalare qualche soddisfazione agli appassionati elvetici.

«Dopo i deludenti Mondiali di Bormio – confessa lo stesso Brunner – i tifosi ci chiedono risultati fin da subito. Capisco la loro inquietudine ma oggi siamo impegnati a progettare in là col tempo».

«Sarebbe bellissimo – prosegue – ottenere delle soddisfazioni alle Olimpiadi ma la concorrenza è molto agguerrita con atleti con maggior esperienza alle spalle. L’importante, in questa fase di preparazione estiva è mettere le basi per evitare crolli fisici a metà stagione. Non dimentichiamoci che prima dei Giochi ci sarà la Coppa del Mondo dove la Svizzera deve riconquistare posizioni nel gruppo di merito dei primi quindici classificati».

Dei giovani ambiziosi

A far parte della comitiva inviata in Argentina ci sono Daniel Albrecht, Beat Fenz, imbarcato all’ultimo momento per sostituire l’infortunato Silvan Zurrbriggen, Marc Gini e Marc Berthod.

Berthod, grigionese di Saint Moritz, confessa di essere particolarmente motivato per la prossima stagione: «Essere qui è già un gran risultato, un premio al lavoro fatto finora. Ho 22 anni e un carriera davanti. Il mio obiettivo è quello di riuscire a scalare posti nella classifica internazionale e poter disputare i Giochi in febbraio».

Dello stesso avviso anche Marc Gini, anche lui grigionese, che ha trovato ottimali le condizioni delle piste argentine. «La neve di Ushuaia – riconosce – è molto buona per allenarsi perché è dura, come in inverno sulle Alpi. Non c’è molta gente e non si sente la pressione che si avverte in altri posti».

I mesi estivi sono fondamentali

Il preparatore atletico Guido Sutter si dice soddisfatto del lavoro svolto finora. «Con degli atleti giovani è importante lavorare a 360 gradi per poter formare non solo un fisico da gara ma una mentalità versatile e vincente a tutti gli effetti».

«Prima, nei mesi estivi si lasciava gli sciatori liberi di allenarsi da soli, nei periodi di vacanza. Oggi, invece, si preferisce iniziare fin da luglio con il lavoro in palestra da abbinare poi con le prove sulla neve. Così come succede per altri sport è importante non stare fermi per troppo tempo perché il fisico ne risente e si appesantisce quando al stagione diventa troppo lunga o impegnativa».

Ushuaia, una meta ormai obbligata

Svizzeri a parte, Ushuaia si è trasformata in queste settimane in una sorte di sede staccata della Coppa del Mondo.

Oltre al team elvetico si allenano anche gli italiani, con la stella dello Slalom 2005 Giorgio Rocca, i croati, le donne slovene e un gruppo di atleti juniores di Francia e Spagna.

Approfittando della presenza di tanti campioni sono state organizzate anche due gare Fis di slalom e gigante vinte rispettivamente dallo stesso Giorgio Rocca e dal suo compagno di squadra Patrick Thaler.

Ottimo il terzo posto in slalom ottenuto da Gini mentre Daniel Albrecht è arrivato quinto.

Riflettori puntati su Giorgio Rocca

L’attenzione dei media locali è tutta rivolta verso l’atleta di Livigno. «Vengo da un’annata speciale – confessa Rocca – visto che nella stagione passata ho ottenuto tre vittorie in gare nella Coppa dello Slalom e due medaglie di bronzo ai mondiali di Bormio. So che c’è molta pressione su di me soprattutto perché disputeremo i Giochi sulle nevi di casa, al Sestrière. Devo stare tranquillo e lavorare sodo già da ora per non recriminarmi nulla».

Rocca ha passato i suoi primi tre anni di infanzia a Coira e ha la cittadinanza elvetica. Confessa che in casa, oltre all’italiano, si parla ancora oggi in romancio. «Lo parlo abbastanza bene – scherza – anche se, onestamente, avrei preferito imparare meglio il tedesco. Così potrei capire meglio quello che si dicono nelle gare gli austriaci, che oggi giorno sono davvero i migliori del Mondo!».

I discesisti svizzeri, intanto, sono già rientrati dal ritiro di Las Lenas, sempre in Argentina ma nella provincia di Mendoza, a ridosso dell’Aconcagua, la vetta più alte della Cordigliera delle Ande.

swissinfo, da Ushuaia Emiliano Guanella

La Coppa del Mondo di sci inizia a fine ottobre con lo slalom gigante di Adelboden. Le olimpiadi di Torino si svolgeranno dal 10 al 26 febbraio 2006.
Tra i 20 e i 24 anni, questa l’età degli atleti su cui punta per il futuro lo sci svizzero, il più anziano, il ventiquattrenne Silvan Zurbriggen non è andato in argentina per un infortunio patito poco prima della partenza.

La squadra svizzera di slalom e gigante ha iniziato sulle nevi di Ushuaia, in Argentina, la preparazione per la stagione 2005-6, che culmina con le Olimpiadi Invernali di Torino.

Guidati dall’allenatore Sepp Brunner fanno parte della comitiva Daniel Albrecth, Beat Fenz e i grigionesi Marc Berthod e Marc Gini. I discesisti sono invece andati a Las Lenas, sempre in Argentina ma nella provincia di Mendoza, che confina con il Cile.

A Ushuaia si allenano anche la squadra italiana, croata, slovena e un gruppo di atleti juniores della Francia e della Spagna.

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