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ZH: auto tra due treni vicino a Winterthur, grave una donna

Il luogo dell'incidente fra Schottikon e Elgg, a est Winterthur, nel canton Zurigo. KEYSTONE/ENNIO LEANZA sda-ats

(Keystone-ATS) Un’automobilista di 41 anni è rimasta gravemente ferita ieri sera dopo che la sua vettura, finita sui binari delle FFS tra Schottikon (ZH) e Elgg (ZH), vicino a Winterthur, è rimasta incastrata tra due treni che circolavano in senso opposto.

L’incidente si è verificato verso le 22:30 di lunedì. La donna è stata trasportata in ambulanza in ospedale. Martedì pomeriggio la polizia non è stata in grado di precisare le sue condizioni.

Resta un mistero come la donna sia finita con l’auto sui binari, ha detto a Keystone-ATS un portavoce della polizia cantonale zurighese. Nelle vicinanze del luogo dell’incidente non c’è infatti nessun passaggio a livello.

La vettura è andata completamente distrutta. Lo spazio fra i due treni è di soltanto 80 centimetri e per estrarre la conducente il veicolo ha dovuto essere fatto a pezzi, ha raccontato ai media locali il comandante dei servizi di intervento di Winterthur.

I circa 80 passeggeri dei treni – tutti illesi – sono stati fatti scendere dai convogli e hanno potuto continuare il viaggio in bus, hanno comunicato le FFS. Illesi anche i macchinisti dei due treni.

Danni ingenti

Nell’incidente sono rimasti coinvolti un InterRegio proveniente da San Gallo e un InterCity proveniente da Zurigo. L’impatto ha fatto deragliare il primo vagone di un convoglio e il primo asse dell’altro. I danni ai convogli e ai binari sono ingenti.

In seguito all’incidente, i treni a lunga percorrenza tra Zurigo e Wil (SG), su una delle tratte più trafficate della rete ferroviaria svizzera, hanno dovuto essere cancellati. Un binario è stato riaperto al traffico oggi pomeriggio alle 14.00 e il secondo lo sarà nel tardo pomeriggio, hanno fatto sapere le FFS.

Le Ferrovie federali hanno iniziato i lavori di riparazione nella notte. I soccorsi e le operazioni di ripristino dei binari hanno reso necessario l’intervento di circa 120 uomini. Sul posto anche la polizia scientifica e gli esperti del Servizio d’inchiesta svizzero sulla sicurezza (SISI) per le indagini del caso.

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