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Zurigo: tasse di naturalizzazione ridotte

(Keystone-ATS) Le tasse di naturalizzazione saranno sensibilmente ridotte in futuro nella città di Zurigo. Lo ha deciso questa sera il Consiglio comunale, con 61 suffragi contro 54.

Il voto ha seguito gli schemi classici, con sinistra e Verdi che hanno prevalso sul centro e la destra dell’emiciclo comunale.

Per acquisire l’attinenza comunale e il passaporto rosso a croce bianca in futuro a uno straniero di oltre 25 anni basteranno 500 franchi. Per persone al beneficio di sussidi per i premi di cassa malattia, le tasse potranno essere ridotte o addirittura soppresse. Fino a 25 anni, come finora, l’accesso alla cittadinanza elvetica rimarrà gratuito.

Attualmente la città di Zurigo fa pagare 1200 franchi ai richiedenti la naturalizzazione nati all’estero. I cittadini stranieri nati in Svizzera sborsano 500 franchi.

Nella revisione dell’ordinanza sul tema, il Municipio ha proposto una tassa di 750 franchi per tutti i richiedenti oltre i 25 anni, indipendentemente dal luogo di nascita. Per l’esecutivo questa somma appariva adeguata e copriva i costi reali.

Il PLR, che si è opposto a un’ulteriore riduzione a 500 franchi, poi approvata dal plenum, ha sostenuto che i costi per le procedure di naturalizzazione non sarebbero stati coperti e i contribuenti avrebbero dovuto farsi carico di circa mezzo milione di franchi all’anno. Ai liberali radicali hanno fatto eco i Verdi liberali, che hanno parlato di “dibattito discount”. “Se una cosa non costa nulla, non ha valore”, ha sostenuto dal canto suo l’UDC.

Al contrario, il PS ha affermato che l’obiettivo deve essere di creare incentivi alla naturalizzazione. Questa è nell’interesse di una democrazia forte. Per i Verdi gli ostacoli finanziari per coloro che hanno diritto alla naturalizzazione dovrebbero essere i più bassi possibile. “Tutti dovrebbero essere in grado di partecipare alla democrazia”, ha affermato un deputato ecologista. La Lista alternativa (AL, sinistra radicale) ha proposto di ridurre la tassa a 200 franchi, ma non ha trovato sufficiente sostegno.

L’ordinanza, con gli emendamenti votati questa sera, passa ora a una commissione di redazione. Il Consiglio comunale si pronuncerà poi definitivamente sulla questione in una delle prossime sedute.

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