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Afghanistan: kamikaze contro scuola, strage di studenti a Kabul

Oggetti delle vittime dell'attentato odierno a Kabul. KEYSTONE/EPA/HEDAYATULLAH AMID sda-ats

(Keystone-ATS) Ancora una strage a Kabul. Almeno 13 morti, e decine di feriti, falciati da un attentatore suicida. Un attacco avvenuto poche ore dopo un altro micidiale attentato a Ghazni, in cui sono morti nove civili.

Non si ferma il fiume di sangue l’Afghanistan, nonostante il governo e i talebani siano impegnati sin dal settembre scorso in negoziati di pace, salutati ovunque come “storici”.

Un kamikaze si e’ presentato oggi ai cancelli di un complesso scolastico del quartiere sciita di Kabul nell’ora in cui gli studenti si apprestavano ad entrare. Anche lui “voleva entrare nel centro educativo”, ha detto in un comunicato Tareq Arian, portavoce del ministero degli Interni. “Ma è stato identificato dalle guardie del centro e a quel punto ha fatto detonare l’esplosivo” in ;;una vicina strada.

L’attacco non e’ stato rivendicato, e i talebani hanno prontamente fatto sapere, via Twitter, di non essere coinvolti in alcun modo. Il quartiere dove e’ avvenuto, Dasht-e-Barchi, e’ abitato in prevalenza dalla minoranza Hazara, in passato piu’ volte presa di mira dai militanti sunniti dello Stato islamico.

I sospetti sono invece concentrati sui talebani per l’attacco avvenuto a Ghazni, dove una bomba piazzata sul ciglio della strada per Kabul è esploso colpendo un autobus e uccidendo nove civili, tra cui tre donne e quattro agenti di polizia.

Da giorni le stragi nel Paese si susseguono a cadenza quasi quotidiana, nonostante l’avvio dei colloqui di pace fra il governo afghano e i talebani, in corso in Qatar. Appena ieri, il segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg, aveva affermato che “i negoziati a Doha sono fragili, ma sono la migliore opportunità di pace in una generazione e tutti gli afgani dovrebbero cogliere questa storica opportunità”. E oggi, l’ambasciatore Stefano Pontecorvo, Alto Rappresentante Civile della Nato in Afghanistan, e’ stato costretto dagli eventi ad affermare su Twitter la sua “ferma condanna dell’attacco fuori da un centro educativo a Kabul. La morte di giovani innocenti non è mai accettabile. Il mio cuore va alle famiglie colpite”.

Nelle ultime settimane pero’ i talebani hanno aumentato il numero dei loro attacchi, nel tentativo di esercitare una leva nei negoziati. Il governo di Kabul a sua volta reagisce compiendo raid di vario genere, che spesso innescano accuse incrociate. Come due giorni fa, quando in un bombardamento sulla madrassa di una moschea nel Nord-Est del Paese sono morte almeno 14 persone. Secondo fonti locali si tratta di bambini che erano impegnati a studiare il Corano. Secondo il governo di Kabul erano invece talebani responsabili di un attacco il giorno prima in cui, nella stessa zona, erano stati uccisi almeno 25 membri delle forze di sicurezza.

Frattanto, il principale inviato americano per l’Afghanistan, Zalmay Khalilzad, ha ammonito che i rinnovati combattimenti minacciano di far deragliare il fragile processo di pace, di fatto gia’ impantanato su mere questioni procedurali.

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