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Condannato per propaganda terrorista si intrufola a incontro PS

A Palazzo anche un pregiudicato iracheno. KEYSTONE/ANTHONY ANEX sda-ats

(Keystone-ATS) Lo scorso settembre alcuni rappresentanti dei partiti di opposizione turchi CHP e HDP, su invito di parlamentari del PS, hanno partecipato a una riunione a Palazzo federale. Tra di essi anche un iracheno condannato per propaganda a organizzazioni terroristiche.

In una nota, il PS esprime il suo rammarico sulla vicenda. “Se il PS avesse conosciuto i retroscena riguardanti questa persona, non le avrebbe mai permesso di partecipare alla riunione”, scrive il segretario generale del partito Michael Sorg commentando i fatti, venuti alla luce grazie alla “Schweiz am Wochenende”. L’uomo in questione è un curdo iracheno, che nel 2014 era stato condannato a tre anni e tre mesi di carcere dal TPF per propaganda jihadista su Internet.

In settembre, il PS ha organizzato un incontro con rappresentanti di alto livello dei partiti di opposizione HDP e CHP a Palazzo federale, con l’obiettivo di promuovere il dialogo tra queste forze politiche. Gli interessati hanno avuto accesso alla riunione e l’uomo si è imbucato fingendo di essere un giornalista di Diaspora TV, emittente che ha come partner tra gli altri l’Ufficio federale della sanità pubblica e swissinfo.ch. Alla luce dei fatti, il PS si è scusato con i partecipanti all’incontro e anche con i Servizi del Parlamento.

Questi ultimi non assumono alcuna responsabilità per gli ospiti introdotti dai membri del Parlamento all’interno di Palazzo federale, ha indicato all’agenzia Keystone-ATS la portavoce Karin Burkhalter. L’accesso all’edificio del Parlamento è concesso a coloro che presentano un invito e rispettano il regolamento interno.

Il Servizio federale di sicurezza procede ai controlli alle entrate, veglia sull’incolumità delle persone che si trovano all’interno di Palazzo federale e controlla che nulla venga danneggiato nell’edificio. Stando a Karin Burkhalter, la sala in cui si è svolto l’evento è stata riservata da un non meglio precisato consigliere nazionale PS. L’elenco dei partecipanti non era a disposizione dei Servizi del Parlamento.

“Il caso è un esempio del delicato clima in cui si muove la politica turca. Coloro che si battono per un dialogo aperto con tutte le parti in causa corrono il rischio di trovarsi con ospiti non desiderati seduti alla tavola”, ha affermato il presidente di partito socialista Christian Levrat, citato nel comunicato. Il PS intende ora monitorare più da vicino in futuro chi dei suoi membri partecipa a riunioni di questo tipo.

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