Corea Nord: Kim apre a riforme dopo battaglia contro generale?
(Keystone-ATS) Il giovane leader nordcoreano Kim Jong-un avrebbe conquistato il controllo dell’esercito ma solo dopo aver domato una ribellione armata guidata dal deposto capo di stato maggiore Ri Yong-ho. E ora sarebbe pronto ad una politica di apertura e riforme per l’economia.
Secondo quanto afferma il giornale sudcoreano Chosun Ilbo citando fonti dei servizi segreti di Seul, scontri armati sarebbero scoppiati quando il generale Choe Ryong-hae, ritenuto un fedelissimo di Jong-un, avrebbe cercato di arrestare Ri, provocando la reazione delle sue guardie del corpo.
“Non possiamo eslcudere che lo stesso Ri sia stato ferito o ucciso”, ha sostenuto una delle fonti del Chosun Ilbo. I morti sarebbero tra i 20 e 30. Un funzionario del governo di Seul ha precisato che “il combattimento non è stato confermato al 100%, ci potrebbe volere un po’ di tempo prima di avere un quadro chiaro di quello che è successo”.
Due giorni dopo il licenziamento di Ri, Kim Jong-un è stato nominato “generalissimo”. Un’indicazione, secondo gli osservatori, che il giovane leader (si ritiene che Kim Jong-un abbia 28 anni) e il suo protettore, Jang Song-taek, abbiano preso il controllo dell’ esercito.
Forte di 1,2 milioni di soldati, dotato di un arsenale missilistico e di ordigni nucleari, l’ esercito è stato negli ultimi 20 anni – da quando è salito al potere, nel 1994, Kim Jong-il, figlio del fondatore del Paese Kim Il-sung e padre dell’ attuale numero uno – il vero detentore del potere nella Corea del Nord.
Ai militari, Kim Jong-il aveva consegnato anche il controllo dell’economia che ora, secondo una fonte anonima citata dall’agenzia Reuters, tornerà ad essere responsabilità dei civili. La fonte sostiene che Kim Jong-un e Jang Song-taek hanno creato un “ufficio politico” che assumerà la responsabilità dell’economia, che non si è mai ripresa dalla devastante carestia degli anni Novanta. I nuovi vertici di Pyongyang sarebbero orientati ad aprire il Paese agli investimenti stranieri e a consentire un minimo di iniziativa privata.
“Nel passato, il governo non aveva voce in capitolo sull’economia, che era completamente controllata dai militari ma ora questo cambierà”, ha sostenuto la fonte.