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Da Basilea promettente rimedio contro malaria

(Keystone-ATS) L’Istituto tropicale e di sanità pubblica svizzero (Swiss TPH) di Basilea ha sviluppato un nuovo principio attivo contro la malaria rivelatosi molto promettente durante i test in laboratorio. La sostanza è efficace anche contro i ceppi resistenti ai rimedi attuali.

Creato in collaborazione con l’azienda farmaceutica Actelion, l’ACT-451840 agisce in modo rapido ed efficace contro i due parassiti più pericolosi per lo sviluppo del paludismo nell’uomo – il Plasmodium falciparum e il Plasmodium vivax – secondo lo studio pubblicato sulla rivista “PLOS Medicine”.

Il vantaggio principale è che si tratta di una nuova classe di sostanze che agisce in modo diverso dall’artemisinina, utilizzata oggi e contro la quale i parassiti hanno sviluppato una resistenza. Da vent’anni non si registrano nuove classi di farmaci contro la malaria, sottolinea Swiss TPH.

Un altro vantaggio rilevante è che l’ACT-451840 si è rivelato efficace contro i gametociti, ovvero le cellule germinali del parassita, che le zanzare ingeriscono quando pungono l’uomo. In questo modo si fermerebbe il ciclo di trasmissione della malattia, arginandola.

Gli studi clinici sono ancora nelle fasi iniziali ed è ancora presto per dire quando un eventuale farmaco arriverà sul mercato, ha evidenziato Swiss TPH.

Circa 3,2 miliardi di persone vivono nelle zone a rischio malaria. Nel 2015, l’OMS ha registrato 214 milioni di nuove infezioni e 438’000 decessi. L’Africa subsahariana è la regione più colpita.

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