Francia: legge lavoro, Melenchon denuncia colpo di Stato sociale
(Keystone-ATS) “Siamo 150.000” rivendica il leader della sinistra radicale della “France Insoumise”, Jean-Luc Melenchon, alla conclusione della manifestazione contro la riforma del lavoro voluta da Macron. Ma per la polizia i partecipanti sono stati 30.000.
Prendendo la parola a place de la Republique, Melenchon denuncia quello che definisce “il colpo di Stato sociale” voluto dal presidente della Repubblica, Emmanuel Macron.
“Voi – ha detto Melenchon rivolto ai suoi – siete l’orgoglio e l’onore della patria che non si lascia insultare”. “Voi siete gli indignati – ha gridato Melenchon ai manifestanti alludendo al discusso paragone fra oppositori e fannulloni azzardato da Macron – che non accettano più che ci si rivolga loro con quel tono. Ci insegna che la democrazia non sarebbe in piazza. Signor presidente, non le resta che consultare la storia di Francia! È la piazza che ha abbattuto i re, i nazisti, il piano Juppé…”.
All’arrivo a Republique, qualche tafferuglio fra i blac-block incappucciati che volevano salire sul palco e il servizio d’ordine allestito dalla France Insoumise.