Libia: medici a Bengasi, torturati soldati che disertano
(Keystone-ATS) Orecchie e nasi mozzati per i soldati libici che hanno disertato e che hanno armato in queste ultime ore i rivoltosi a Bengasi. Come raccontano all’ANSA due medici libici (Hassan, ortopedico che ha studiato ad Ancona, e Alì, anestesista che ha studiato a Bari), entrambi in servizio all’ospedale di Bengasi, solo oggi sono 17 i militari torturati e giunti in fin di vita al pronto soccorso, dove sono morti poco dopo il ricovero.
I due medici – contattati al telefono tramite un collega che lavora all’ospedale di Aosta – raccontano inoltre di una “situazione drammatica” e di “un’emergenza sanitaria dovuta all’esaurimento delle scorte di medicinali e alla mancanza di posti letto”.
In pronto soccorso, inoltre, continuano ad arrivare “corpi dilaniati di uomini colpiti da razzi o da mortai”. Il bilancio dei morti dopo il ricovero in ospedale – secondo i due medici – ha superato quota 400 da giovedì.