Mai così pessimiste le imprese italiane
(Keystone-ATS) Imprese italiane mai così pessimiste: l’indice di fiducia in maggio si è attestato a 51,1, il valore minimo dall’inizio della serie storica, afferma l’Istituto nazionale di statistica (Istat).
L’indicatore, che misura l’umore del tessuto produttivo italiano, subisce un quasi dimezzamento rispetto ai livelli pre-Covid: tra gennaio e febbraio l’asticella si collocava oltre un valore pari a 99. Nel dicembre scorso faceva ancora meglio, sopra quota 100.
Già in marzo il calo era stato brusco, a 79,5. Il morale non ha fatto che abbassarsi, quindi. Non si sa però cosa sia accaduto in aprile perché l’Istat, proprio a causa delle difficoltà connesse all’emergenza sanitaria, ha dovuto sospendere l’indagine.
Lo stesso istituto ha reso noto oggi anche l’indice del clima di fiducia dei consumatori, che si attesta 94,3: è il livello più basso da dicembre 2013. Le preoccupazioni delle famiglie sembrano più che altro concentrate sulla situazione presente e sul contesto generale. Tengono meglio gli umori riferiti a quel che accadrà nei prossimi mesi e a ciò che attiene alla sfera individuale.