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Mini-terremoti sotto vulcano St. Helen, sismologi vigilano

Il monte St. Helen KEYSTONE/AP USGS CVO/HARRY GLICKEN sda-ats

(Keystone-ATS) Il monte St. Helen con la sua sommità quasi perennemente imbiancata – ben visibile sia da Seattle nello stato di Washington che da Portland in Oregon – si sta ‘caricando’.

La formazione vulcanica che diede vita a una mega-eruzione nel 1980 è tornata a tremare e far tremare la popolazione nelle ultime 8 settimane. Ben 130 mini-terremoti, ora in continuo aumento in termini di frequenza, sono stati osservati dai sismologi.

Con una magnitudine da 0,5 a 1,3 della scala Richter, le scosse sono avvenute tutte a una profondità tra 1,5 e 6 km: per ora non ci sono gas anomali o accumuli di magma che facciano pensare a una prossima eruzione.

Ma gli occhi degli esperti e dei residenti nell’area restano puntati su Monte St. Helen: l’eruzione del 18 maggio 1980, oltre a uccidere un sessantina di persone, provocò lo scioglimento di ghiacciai e altri disastri naturali. Da allora il vulcano è il più ‘controllato’ del pianeta.

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