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Nazionale vuole perseguire d’ufficio anche molestie meno gravi

(Keystone-ATS) Le molestie sessuali compiute su persone minori di 16 anni, specie facendo capo a Internet, andrebbero perseguite d’ufficio. È quanto chiede una mozione adottata oggi dal Consiglio nazionale per 128 voti a 37 e 10 astensioni, nonostante il parere contrario del Consiglio federale.

Gli atti sessuali con fanciulli, la pornografia infantile, il fatto di confrontare un minorenne con testi o immagini pornografiche, l’indurre un minore a compiere atti sessuali su di sé o il suo coinvolgimento in atti sessuali sono reati già attualmente puniti d’ufficio in base all’articolo 198 del Codice penale.

La Commissione degli affari giuridici del Nazionale, che ha depositato la mozione, chiede che vengano rese perseguibili d’ufficio anche le forme meno gravi di molestie sessuali, come il grooming attuato via Internet.

Per la consigliera federale Simonetta Sommaruga, una tale regolamentazione andrebbe troppo lontano. Nel caso di un adulto che molesta un minorenne in una chat a sfondo sessuale, si renderebbero necessarie misure processuali di grande portata, quali sorveglianza di Internet, perquisizioni e indagini in incognito, ammesse soltanto per far luce su reati gravi.

Per il governo esistono altri mezzi per proteggere i minori: un progetto di legge mira ad esempio ad introdurre un obbligo generalizzato di segnalazione per lottare contro i maltrattamenti e gli abusi sessuali contro minori.

Sempre durante la seduta odierna, il Nazionale ha trasmesso un’altra mozione (134 voti a 25) che chiede di punire chiunque, conformemente a un piano, metta in atto concrete disposizioni tecniche od organizzative volte a commettere un reato, nella fattispecie atti sessuali su fanciulli.

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