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Sistema sanitario: Svizzera al secondo posto in Europa

(Keystone-ATS) Nel 2014 la Svizzera è risultata seconda, come l’anno precedente, nella classifica dei sistemi sanitari europei, secondo l’indice dei consumatori Euro health consumer index (EHCI) presentato oggi a Bruxelles. In testa alla graduatoria figurano i Paesi Bassi. La Confederazione pecca soprattutto per il fatto che la qualità delle prestazioni dei vari ospedali non è pubblicata.

La classifica è stilata ogni anno dal 2006 dalla società privata svedese Health consumer powerhouse (HCP), che con questo strumento intende rafforzare la posizione dei pazienti e dei consumatori, indica un comunicato odierno. La ricerca è sostenuta dalla società Medicover SA e da una fondazione, entrambe con sede in Belgio.

HCP ha valutato il sistema sanitario di 36 Paesi europei e della Scozia considerando 48 indicatori applicati a statistiche pubbliche, sondaggi presso i pazienti e ricerche indipendenti. Ogni Paese può ottenere al massimo 1000 punti: l’Olanda ne ha 898, la Svizzera 855. Seguono Norvegia, Finlandia, Danimarca, Belgio, Islanda, Lussemburgo Germania, tutti con oltre 800 punti.

Malgrado spese leggermente in calo per la sanità, in molti Paesi i risultati migliorano, dichiara, citato nella nota, Arne Bjornberg, direttore di HCP e responsabile dello studio. Nel 2006 un solo Paese aveva più di 800 punti.

Ma Bjornberg mette in guardia: “Nel 2014 in Europa vediamo chiaramente il sempre maggior aumento del ‘gap sanitario’ fra Paesi ricchi e meno ricchi, l’effetto più ovvio dell’austerità”. Grandi Stati europei come Francia (763 punti) e Italia (648) sono rispettivamente undicesima e 21esima. L’Austria (780) è decima.

La Svizzera brilla in particolare per l’accesso ai medicinali e per un sistema estremamente attento ai bisogni dei pazienti, anche se troppo caro. Per HCP sarebbe auspicabile una maggiore trasparenza in materia di prestazioni dei singoli ospedali. Il gruppo svedese caldeggia la pubblicazione di una lista dei nosocomi in funzione della loro qualità.

Margini di miglioramento riguardano anche la vaccinazione dei bambini, la prevenzione contro il tabagismo e il settore della emodialisi, dove sarebbero necessari maggiori finanziamenti.

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