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TF: valida l’iniziativa grigionese su insegnamento lingue straniere

La sede del Tribunale federale a Losanna. La Corte suprema ritiene valida l'iniziativa popolare grigionese con la quale si chiede l'insegnamento a livello primario di una sola lingua non locale invece di due. KEYSTONE/LAURENT GILLIERON sda-ats

(Keystone-ATS) Il Tribunale federale (TF) ritiene valida l’iniziativa popolare grigionese con la quale si chiede l’insegnamento a livello primario di una sola lingua non locale invece di due.

I giudici, con tre voti contro due, respingono un ricorso di rappresentati delle minoranze linguistiche italiana e retoromancia.

Queste ultime ritenevano che fosse leso il divieto costituzionale di discriminazione di una lingua nazionale, nonché l’uguaglianza tra romancio, italiano e tedesco prevista dalla Costituzione cantonale.

La proposta di modifica costituzionale “Una sola lingua straniera alla scuola primaria”, depositata nel 2013, vuole in sostanza che alle elementari, oltre all’idioma regionale, venga insegnato solo l’inglese o il tedesco: il primo nelle zone germanofone, il secondo in quelle italofone e romance.

Tre giudici della prima sezione di diritto pubblico del TF hanno ritenuto che non ci sia violazione manifesta né dell’uguaglianza di trattamento, né del divieto di discriminazione.

La Corte suprema sottolinea che – come già constatato dal Tribunale amministrativo dei Grigioni – l’iniziativa riguarda unicamente l’insegnamento delle lingue non locali nelle scuole elementari senza restrizioni a livello secondario, per cui tutti gli allievi alla fine della scuola obbligatoria avrebbero comunque la possibilità di acquisire le competenze linguistiche richieste dal diritto federale.

Inoltre l’iniziativa non esclude l’insegnamento facoltativo di una seconda lingua “straniera” alle elementari, in modo da evitare discriminazioni ai danni delle minoranze. “L’iniziativa formulata in maniera generica può quindi essere attuata senza contrapposizione evidente con il diritto di rango superiore”, sostiene il TF.

Nell’aprile del 2015 il Gran Consiglio grigionese aveva dichiarato nulla l’iniziativa. Nel marzo del 2016 il Tribunale amministrativo grigionese, in seguito ad un ricorso, aveva annullato la decisione del parlamento e decretato la validità del testo. Nella seduta pubblica odierna il TF ha confermato la valutazione del Tribunale amministrativo.

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