Afghanistan: folla brucia foto Obama, polizia spara in aria
(Keystone-ATS) KABUL – Un migliaio di persone ha inscenato una rabbiosa manifestazione di protesta antiamericana a Kabul dopo che nella capitale si è sparsa la voce che alcuni militari stranieri erano stati accusati di aver bruciato una copia del Corano. La voce sull’atto sacrilego è stata smentita dalla NATO.
I manifestanti, per lo più studenti ed in larga maggioranza maschi, hanno dato alle fiamme un’immagine del presidente americano Barack Obama ed una bandiera statunitense. La manifestazione ha sfilato per le strade della capitale. Quando il corteo è arrivato davanti all’edificio del Parlamento la polizia ha sparato in aria per calmare la folla, che scandiva lo slogan “morte all’America, morte agli ebrei ed ai cristiani”.
La manifestazione è stata organizzata dopo che si è diffusa la storia secondo la quale alcuni soldati di nazionalità non precisata (sono circa 100.000 quelli attualmente schierati in Afghanistan) avrebbero bruciato una copia del Corano durante un’operazione di una decina di giorni fa contro i ribelli talebani nella provincia di Wardak, poco a sud di Kabul.
“Ci siamo riuniti – ha detto uno dei manifestanti, Ihsanullah Hamikin interpellato dalla AFP – per esprimere il nostro disgusto verso i soldati americani ed il loro gesto di bruciare ed insultare il nostro libro sacro”.
Manifestazioni analoghe si sono tenute nelle settimane passate a Jalalabad e Kandahar.
Un portavoce dell’ISAF ha detto che la NATO ha condotto un’inchiesta sulle presunta profanazione arrivando a concludere che si era trattato di accuse prive di fondamento.