Afghanistan: soldato americano rischia pena morte per 17 omicidi
(Keystone-ATS) Il sergente americano Robert Bales è stato incriminato per l’assassinio premeditato di 17 civili afghani e per il tentato omicidio di altri sei. Lo ha reso noto oggi un comunicato dell’esercito americano.
Per la strage commessa l’11 marzo scorso nella provincia di Khandahar, il sergente Bales se giudicato colpevole rischia – come precisa la nota diffusa dal quartier generale delle forze Usa a Kabul – come minimo il carcere a vita obbligatorio, con la possibilità di libertà condizionata, e come massimo la condanna a morte.
I talebani afghani hanno indicato oggi di non aver “alcuna fiducia” nel processo e hanno annunciato “vendetta” contro le truppe americane nel Paese. “Ci vendicheremo contro le truppe americane in Afghanistan, non abbiamo fiducia in certi processi”, ha affermato il portavoce dei talebani Zabihullah Mujahid.
Robert Bales, 38 anni, era considerato un soldato molto esperto. Sposato, viveva a Lake Tapps, nello stato di Washington, con i due due figli. Sinora il sergente è stato detenuto nella prigione di Fort Leavenworth, in Kansas, dove affronterà il processo di una Corte militare.
Il suo avvocato ha descritto Bales “un patriota, un padre modello e un marito devoto, che è stato traumatizzato dalle ferite in battaglia e che è stato mandato a combattere troppe volte”. “Non metterò sotto processo la guerra – ha aggiunto – ma la guerra è al centro di questo processo”.
La strage ha provocato un ulteriore raffreddamento dei rapporti già difficili tra l’amministrazione americana e il governo di Kabul.