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Animatori della radio romanda si rinchiudono per 6 giorni

Alain Berset è stato protagonista della mattinata. KEYSTONE/JEAN-CHRISTOPHE BOTT sda-ats

(Keystone-ATS) Seguendo un’iniziativa avviata dalla radiotelevisione svizzero tedesca SRF nel 2009 per lottare contro la povertà, per la prima volta la “sorella” romanda RTS rinchiude per sei giorni tre animatori dell’emittente in uno studio effimero in centro a Losanna.

Il pubblico può interagire con loro offrendo donazioni. L’operazione è organizzata dalla Catena della solidarietà.

Uno smartphone mostra l’app SWIplus con le notizie per gli svizzeri all’estero. Accanto, un banner rosso con il testo: ‘Rimani connesso con la Svizzera’ e un invito a scaricare l’app.

Complessivamente per l’iniziativa la RTS mobilita 160 persone. I costi supplementari a carico della filiale della Società svizzera di radiotelevisione (SRG SSR) ammontano a 400’000 franchi, ha indicato il direttore dell’emittente romanda e futuro direttore della SSR Gilles Marchand.

“Spero che raccoglieremo molti più soldi. Ho l’impressione che stiamo utilizzando bene i proventi del canone e che sapremo creare un effetto moltiplicatore per la solidarietà”, ha affermato Marchand in diretta radiofonica.

I tre animatori si succederanno al piano terreno dello studio, con pareti trasparenti. Per dormire dispongono di stanze al primo piano, con docce e una piccola cucina. Il pubblico, pure quello in strada, potrà intervenire chiedendo un brano musicale dietro versamento di una donazione, anche modesta.

Stamani, prima che i tre fossero rinchiusi per 147 ore, alla diretta radiofonica ha partecipato anche il consigliere federale Alain Berset, ministro della socialità. Ha ricordato che “mezzo milione di persone vive sotto la soglia della povertà in Svizzera”.

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