Aspirante suicida su Tour Eiffel è richiedente asilo russo

(Keystone-ATS) È un richiedente asilo di nazionalità russa, 37 anni, in stato di “prostrazione psicologica” l’uomo che ieri a Parigi è rimasto 6 ore al terzo piano della Torre Eiffel prima di arrendersi e scendere a terra dopo un lungo negoziato con le forze di intervento.
Lo rivela Olivier Goupil, commissario di polizia che ha discusso con l’uomo, che ha scalato ieri a metà giornata la Tour Eiffel sorprendendo allarmi e controlli. Soltanto alle 21:30, il commissario è riuscito a convincere lo scalatore, rimasto tutto il tempo in piedi su una trave.
“Quest’uomo era in una situazione di grande prostrazione psicologica, era stanco di vivere”, racconta il commissario a Le Parisien, confermando che dal secondo piano dove era arrivato come un turista fino al terzo, a circa 300 metri da terra, l’uomo s’è arrampicato senza l’aiuto di nulla e a mani nude: “parlava pochissimo – racconta il commissario – solo qualche parola in inglese. Guardava spesso verso terra, ogni tanto mimava il gesto di spararsi alla testa, sembrava molto confuso. All’inizio ha detto di chiamarsi John Kennedy”.