Austin, sistema di difesa Thaad è in posizione in Israele

(Keystone-ATS) Il segretario alla Difesa degli Stati Uniti Lloyd Austin ha affermato che la batteria di difesa missilistica Thaad, recentemente inviata dagli Usa per proteggere Israele, è ora “in posizione”. Lo riporta il Times of Israel.
Parlando a Kiev, Austin si rifiuta di dire se il Thaad è operativo. Ma aggiunge: “Abbiamo la capacità di metterlo in funzione molto rapidamente e siamo al passo con le nostre aspettative”. Il sistema di difesa aerea ad alta quota è stato inviato nel caso in cui l’Iran reagisse a un previsto attacco di rappresaglia israeliano.
Intanto l’Idf ha comunicato su Telegram che Hezbollah ha lanciato circa 200 razzi contro Israele ieri. “Fino alle 23 (ora locale), circa 200 proiettili sono stati sparati dall’organizzazione terroristica Hezbollah dal Libano verso Israele”, si legge nell’aggiornamento.
L’agenzia di stampa nazionale ufficiale del Libano (Nna) ha da parte sua segnalato 11 attacchi israeliani ieri sera sui sobborghi meridionali di Beirut, molti dei quali hanno preso di mira le filiali di Al-Qard Al-Hassan, gruppo finanziario legato a Hezbollah.
L’agenzia ha affermato che un attacco è caduto vicino all’aeroporto di Beirut, principale punto di ingresso dell’assistenza umanitaria nel Paese e importante hub di evacuazione per coloro che fuggono dal conflitto. L’Nna ha anche segnalato attacchi contro Al-Qard Al-Hassan a Hermel, Riyaq e Baalbek, nella regione della valle della Bekaa nell’est del Libano.
Intanto, il sito d’informazione Axios, citando funzionari statunitensi e israeliani, sostiene che Israele ha consegnato agli Usa un documento per una soluzione diplomatica per la fine della guerra con Hezbollah..
Israele ha chiesto che all’Idf sia consentito di impegnarsi in una “forza attiva” per assicurarsi che Hezbollah non si riarmi e non ricostruisca la sua infrastruttura militare vicino al confine e ha inoltre chiesto che la sua aeronautica militare abbia libertà di operare nello spazio aereo libanese.
Un funzionario Usa ha dichiarato ad Axios che è altamente improbabile che il Libano e la comunità internazionale accettino le condizioni poste da Israele.