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Banca Cler: utile semestrale in calo, pesano investimenti marketing

Prima metà di 2017 difficoltosa per Banca Cler. KEYSTONE/ENNIO LEANZA sda-ats

(Keystone-ATS) Banca Cler ha visto scendere l’utile nel primo semestre, a causa dei costi provocati dal riposizionamento e dal cambiamento di nome dell’istituto, prima conosciuto come Banca Coop.

Il risultato netto si è attestato a 18,8 milioni di franchi, il 17% in meno dello stesso periodo del 2016.

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I ricavi sono progrediti del 2% a quota 123,3 milioni di franchi, si legge in un comunicato odierno. Il risultato da operazioni su interesse è stato di 87,2 milioni (+3,2%). Le operazioni in commissione e da prestazioni di servizi hanno registrato invece un calo dell’1,7% a 28,7 milioni, complice la cautela dei clienti sul fronte degli investimenti. Nelle operazioni di negoziazione il risultato è stato di 5,8 milioni (+7,4%).

Sul fronte dei costi, quelli per il personale (33,8 milioni) sono rimasti pressoché invariati, mentre un notevole aumento (+12,6 milioni) ha interessato gli altri oneri d’esercizio, saliti a 61,4 milioni: hanno pesato gli investimenti effettuati nel marketing, nella nuova concezione delle succursali e nel potenziamento dell’offerta digitale. Complessivamente i costi sono ammontati a 95,2 milioni (+15%).

Alla fine del semestre la somma di bilancio era di 17,1 miliardi, l’1,5% in più di sei mesi prima. Nello stesso periodo i crediti ipotecari sono saliti dell’1,9% a 14,3 miliardi. In questo settore la banca sostiene di aver ampliato ulteriormente la propria posizione sul mercato, pur continuando a rispettare le sue severe direttive sulla concessione dei mutui.

Nel secondo semestre l’istituto controllato dalla Banca cantonale di Basilea (BKB) proseguirà nell’opera di riposizionamento, effettuando investimenti nel nuovo marchio (attivo dal 20 maggio 2017), nella digitalizzazione e nella ristrutturazione di filiali. “Poiché le esigenze dei nostri clienti non sono tutte uguali, investiamo sia nell’offerta digitale sia nelle nostre succursali: il connubio tra i due canali è la soluzione giusta”, afferma la presidente della direzione Sandra Lienhart, citata nel comunicato.

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