Berna: oggi il tradizionale mercato delle cipolle

(Keystone-ATS) Decine di migliaia di persone hanno visitato oggi a Berna lo “Zibelemärit”, il tradizionale mercato delle cipolle che si svolge il quarto lunedì di novembre.
Sono state messe in vendita 57 tonnellate di prodotti, un quantitativo ragguardevole e in linea con l’anno scorso, ma che non ha raggiunto il record di quasi 60 tonnellate del 2014.
Fin dal primissimo mattino i visitatori – arrivati anche con diversi treni speciali e un centinaio di pullman da tutta la Svizzera e pure dall’estero – hanno invaso la città vecchia. Oltre a poter ammirare e acquistare le composizioni di cipolle offerte su oltre 650 bancarelle la gente ha potuto gustare torte e minestre di cipolle, per poi scaldarsi bevendo vin brulé. La temperatura mattutina era infatti prossima allo zero.
Con il trascorrere delle ore il mercato si è trasformato sempre più in festa popolare, con in primo piano anche gli scherzi dei bambini. Quest’anno vi è stato un giro di vite in materia di sicurezza: per la prima volta la polizia ha bloccato gli accessi ai vicoli con dissuasori stradali o con veicoli. Sono state inoltre segnalate uscite d’emergenza dalle zone più “calde”.
Le origini dello “Zibelemärit” – in dialetto locale: in tedesco standard sarebbe Zwiebelmarkt – non sono chiare. Secondo quella che viene considerata una leggenda il mercato ebbe inizio quando Berna accordò ai coltivatori friburghesi il diritto di vendere gli ortaggi in città in novembre: la città intendeva in questo modo ringraziarli dell’aiuto fornito in occasione di un grande incendio che nel 1405 distrusse il centro urbano.
Un’altra narrazione tradizionale vede sempre i bernesi ringraziare i friburghesi, ma per un altro motivo: in questo caso per il sostegno fornito fra il 1474 e il 1477 alle guerre contro il duca di Borgogna.
Secondo uno storico che si è recentemente interessato al tema la consuetudine è stata invece introdotta solo nel 19esimo secolo dai contadini friburghesi e del Seeland. Allora il mercato, che prendeva avvio intorno a San Martino, l’11 novembre, durava due settimane.