BNS: documenti bancari su Hildebrand rubati da tecnico di Sarasin
(Keystone-ATS) È stato un tecnico informatico della banca basilese Sarasin ha prendere illegalmente documenti su presunte transazioni finanziarie sospette eseguite dalla famiglia del presidente della Banca Nazionale Svizzera (BNS) Philipp Hildebrand. Lo ha riferito questa sera in un comunicato la stessa Sarasin, presso la quale si trovano i conti degli Hlidebrand.
Il tecnico ha poi consegnato i dati bancari ad un avvocato vicino all’UDC, che lo scorso 11 novembre ha organizzato un incontro con l’ex ministro di giustizia e vicepresidente UDC Christoph Blocher, precisa la nota di Sarasin.
Il tecnico informatico si è presentato alla polizia zurighese il primo di gennaio ed ha ammesso il furto. È stato licenziato in tronco. La banca basilese ha informato sia Philipp Hildebrand sia la FINMA, l’autorità di sorveglianza dei mercati finanziari. Bank Sarasin – aggiunge il comunicato – si riserva la possibilità di adire le vie legali.
Secondo la stampa domenicale, alla metà di dicembre Blocher avrebbe consegnato al Consiglio Federale la documentazione sulle presunte transazioni sospette effettuate sui conti della famiglia Hildebrand poco prima che la BNS stabilisse un corso di cambio minimo fra franco ed euro, lo scorso 6 settembre.
Il Consiglio di banca della BNS, informato dallo stesso Hildebrand riguardo alle voci di un suo arricchimento personale grazie all’intervento deciso per contrastare il rafforzamento del franco, ha ordinato un’inchiesta, la quale ha stabilito che il presidente della BNS non ha effettuato alcuna transazione illecita e non ha sfruttato informazioni privilegiate per fini personali.
Sempre questa sera, alla trasmissione “10 vor 10” della tv svizzero tedesca, la moglie di Philipp Hildebrand, Kashya si è espressa per la prima volta in proposito delle transazioni “sospette” di famiglia. Si è detta “molto stupita dall’attuale interesse sul suo acquisto di dollari effettuato alla metà di agosto”. Come gallerista ed ex specialista finanziaria – ha spiegato Kashya Hildebrand – ha sempre tenuto sotto osservazione i mercati ed ha approfittato del minimo storico del dollaro, valuta che utilizza per quasi l’80% delle transazioni della sua galleria. L’operazione, di cui non ha precisato l’ammontare, è stata peraltro annunciata il giorno seguente all’apposito ufficio della Banca Nazionale, “in modo che ci fosse trasparenza”. E – ha sottolineato – “non c’è stata alcuna obiezione in merito”.
Secondo la stampa Kashya Hildebrand avrebbe acquistato mezzo milione di dollari.