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Borsa svizzera: chiude in lieve ribasso, SMI -0,10%

Keystone-SDA

La borsa svizzera chiude in ribasso, seppur lieve, per la prima volta questa settimana: l'indice dei valori guida SMI ha terminato a 11'598,62 punti, in flessione dello 0,10% rispetto a ieri.

(Keystone-ATS) L’argomento numero uno è rimasto quello dei dazi, con gli investitori preoccupati in particolare per l’escalation della guerra commerciale fra gli Stati Uniti e la Cina. Pechino appare aperta a colloqui, ma a quanto pare pone numerose condizioni: per esempio più rispetto da parte del presidente americano Donald Trump.

A ciò si aggiunge poi il tonfo di Nvidia a Wall Street: il colosso dei semi conduttori ha parlato di miliardi di oneri supplementari legati alle restrizioni imposte all’esportazione di chip, sia da parte di Trump che dalla precedente amministrazione di Joe Biden.

Uno smartphone mostra l’app SWIplus con le notizie per gli svizzeri all’estero. Accanto, un banner rosso con il testo: ‘Rimani connesso con la Svizzera’ e un invito a scaricare l’app.

Sul fronte congiunturale non è passato inosservato il dato sulla crescita della Cina nel primo trimestre, che è stata del 5,4%, più delle attese: secondo gli esperti gli effetti dei dazi statunitensi non saranno visibili fino al secondo trimestre. Dagli Usa è invece giunto il dato sulle vendite al dettaglio, dopato dal balzo degli acquisti di automobili volti a evitare futuri dazi.

Chi infine pensa che la politica monetaria sia passata in secondo piano deve ricredersi: in serata è previsto un discorso del presidente della Federal Reserve Jerome Powell, prima che gli investitori rivolgano la loro attenzione alla decisione sui tassi di interesse della Banca centrale europea (Bce) di domani.

Sul fronte interno Logitech (-2,51% a 58,16 franchi) ha sofferto per le difficoltà del settore tecnologico legate a Nvidia. Tutti con il segno meno hanno comunque chiuso anche altri valori particolarmente sensibili ai cicli economici come ABB (-0,41% a 41,60 franchi), Geberit (-0,21% a 558,40 franchi), Holcim (-0,79% a 88,40 franchi), Kühne+Nagel (-1,76% a 180,95 franchi) e Sika (-1,28% a 196,00 franchi).

Nel comparto finanziario hanno arretrato decisamente sia UBS (-1,03% a 22,96 franchi) che Partners Group (-2,63% a 1056,00 franchi), mentre si sono difesi meglio gli assicurativi Swiss Life (+0,57% a 780,20 franchi), Swiss Re (+0,25% a 140,15 franchi) e Zurich (+0,87% a 558,40 franchi).

Ha sostenuto il listino Nestlé (+0,49% a 86,80 franchi), nel giorno dell’assemblea generale in cui il nuovo Ceo Laurent Freixe ha parlato di un ritorno del gruppo sulla strade del successo. Non univoci si sono presentati gli altri due pesi massimi difensivi, Novartis (+0,29% a 90,46 franchi) e Roche (-0,39% a 254,40 franchi).

Nel mercato allargato Straumann (-2,75% a 95,50 franchi) ha subito l’impatto di un giudizio di UBS.

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