Borsa svizzera: chiude in rialzo, SMI +0,21%

La borsa svizzera archivia con una seduta chiusa in lieve rialzo una settimana poco effervescente: l'indice dei valori guida SMI ha oggi terminato a 12'087,32 punti, in progressione dello 0,21% rispetto a ieri. Sull'arco di sette giorni la performance è del -1,4%.
(Keystone-ATS) I mercati hanno continuato a sperare in un allentamento della tensione sul fronte commerciale, dopo l’accordo fra Stati Uniti e Regno Unito. Gli occhi sono ora puntati sul primo incontro faccia a faccia tra rappresentanti di alto livello di Usa e Cina che si terrà domani a Ginevra. Secondo gli esperti questi colloqui – e quelli con l’Unione europea – potrebbero rivelarsi più complessi. Anche la Svizzera ha detto la sua: “Speriamo di essere il secondo paese in grado di trovare un’intesa”, ha affermato la presidente della Confederazione Karin Keller-Sutter.
Molti investitori sembrano inoltre al momento preferire un atteggiamento attendista. Dopo il crollo di inizio aprile, a cui ha seguito un contro-movimento quasi altrettanto forte, non pochi operatori hanno realizzato i profitti e ora aspettano l’evoluzione della situazione. Questo perché vi sono ancora molte incertezze riguardo ai dazi, alla congiuntura globale e alle tensioni geopolitiche. Inoltre la stagione dei risultati trimestrali si sta gradualmente concludendo, cosa che contribuisce a rendere più tranquille le giornate borsistiche.
A livello di singoli titoli Sonova (+3,39% a 262,10 franchi) ha pubblicato il bilancio del suo esercizio 2024/2025, annunciando nel contempo un cambio della guardia ai vertici. Anche Lonza (+2,38% a 584,80 franchi) ha fornito indicazioni, più generali, sull’andamento degli affari, confermando nel contempo le previsioni per l’insieme dell’anno.
Generalmente ben orientati si sono rivelati i valori particolarmente sensibili ai cicli economici come ABB (+0,04% a 45,07 franchi), Holcim (+0,43% a 94,42 franchi) e Sika (+0,39% a 207,10 franchi); ha fatto eccezione Kühne+Nagel (-3,24% a 177,85 franchi), da oggi scambiata senza dividendo.
Zurich (-0,34% a 581,00 franchi) ha sofferto per gli abbassamenti di obiettivo di corso operati da Citigroup e Morgan Stanley e ha così arrancato dietro agli altri due assicurativi Swiss Re (+0,44% a 149,80 franchi) e Swiss Life (+0,12% a 840,80 franchi). Sempre in ambito finanziario UBS (+0,74% a 25,96 franchi) è rimasta un passo dietro a Partners Group (+1,41% a 1114,00 franchi).
Hanno frenato il listino i pesi massimi Roche (-0,88% a 257,60 franchi) e Novartis (-0,22% a 90,91 franchi); ha dato maggiori soddisfazioni Nestlé (+0,68% a 87,65 franchi), che secondo notizie non confermate potrebbe vendere Nestlé Waters.
Nel mercato allargato vendite sono state segnalate su Ems Chemie (-3,69% a 587,00 franchi), dopo un giudizio di Berenberg. Feintool (+2,67% a 11,55 franchi) ha da parte sua fatto sapere che a partire da giugno subentrerà un nuovo Ceo.