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Borsa svizzera chiude in positivo, SMI +0,88%

Keystone-SDA

Chiusura in territorio positivo oggi per la Borsa svizzera, che ha trascorso l'ultima seduta della settimana sempre al di sopra della linea di demarcazione. L'indice dei titoli guida SMI ha terminato le contrattazioni in progressione dello 0,88% a 12'335,09 punti.

(Keystone-ATS) Sui mercati gli investitori guardano sempre agli sviluppi della politica commerciale americana, in particolare ai dazi a Cina e Europa. Sotto i riflettori anche le mosse della Fed sul fronte della politica monetaria, nonché i colloqui tra Russia e Ucraina per porre fine al conflitto. Nel pomeriggio le principali piazze del Vecchio continente hanno tenuto anche dopo l’avvio calmo di Wall Street.

Oggi l’Ufficio federale di statistica (UST) ha pubblicato cifre provvisorie decisamente positive della produzione nel settore industriale e delle costruzioni nel primo trimestre. Anche il volume d’affari complessivo è migliorato. Dal canto suo, il mercato del lavoro svizzero continua a inviare segnali contrastanti: il numero di occupati è leggermente aumentato (+0,7%) nei primi tre mesi dell’anno, soprattutto grazie alle donne e agli stranieri. Tuttavia, anche il tasso di disoccupazione (ILO) è cresciuto in modo significativo (al 4,7%).

Uno smartphone mostra l’app SWIplus con le notizie per gli svizzeri all’estero. Accanto, un banner rosso con il testo: ‘Rimani connesso con la Svizzera’ e un invito a scaricare l’app.

Per quanto riguarda le blue chip, hanno terminato sopra la linea di demarcazione i pesi massimi difensivi Roche (+1,05% a 259,70 franchi) e Novartis (+1,25% a 91,47 franchi), mentre Nestlé non ha sostenuto il listino (-0,13% a 86,48 franchi). Oggi la multinazionale vodese ha annunciato che abbandonerà gradualmente l’etichettatura nutrizionale Nutri-Score per i prodotti venduti in Svizzera.

In ambito finanziario, male gli assicurativi Swiss Life (-2,98% a 808,20 franchi) e Swiss Re (-0,84% a 148,40 franchi). Quest’ultimo gruppo ha annunciato oggi un utile netto di 1,28 miliardi di dollari nel primo trimestre dell’anno, contro gli 1,10 miliardi dell’anno precedente. In controtendenza invece Zurich (+0,48% a 582,60 franchi). Tra i bancari, ha concluso sopra la parità UBS (+0,18% a 27,75 franchi), mentre ha chiuso in negativo Partners Group (-0,63% a 1’182,50 franchi).

In ordine sparso hanno terminato i titoli particolarmente sensibili alla congiuntura come ABB (-0,04% a 47,60 franchi), Holcim (+0,24% a 98,30 franchi), Sika (+1,14% a 221,00 franchi) e Kühne+Nagel (+1,30% a 194,50 franchi).

Da segnalare, infine, la performance di Richemont (+6,94% a 165,65 franchi), dopo che stamane il colosso del lusso ha annunciato un aumento dell’utile del 16,8% a 2,75 miliardi di euro (2,8 miliardi di franchi) nell’esercizio 2024/2025, chiusosi a fine marzo. Dal canto loro, le vendite sono cresciute del 4% a 21,4 miliardi di euro.

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