Borsa svizzera in lievissimo ribasso, SMI -0,04%

Dopo il balzo di ieri, la borsa svizzera oggi ha chiuso di nuovo in ribasso, anche se estremamente contenuto: l'indice dei valori guida SMI ha terminato a 11'239,83 punti, in calo dello 0,04% rispetto a ieri.
(Keystone-ATS) La Cina, con effetto da domani, ha rialzato i suoi controdazi sulle importazioni dei beni statunitensi dall’84% al 125%. Questo nuovo episodio di escalation nella guerra commerciale con gli USA continua a scuotere i mercati mondiali.
“Il presidente degli Stati Uniti (Donald Trump) sostiene a torto che l’aumento delle tariffe per gli USA genererà entrate, che saranno pagate dagli stranieri. In realtà, da un punto di vista economico, i dazi agiscono come una tassa sui consumatori nazionali, in questo caso americani”, ha commentato Jan Viebig, responsabile degli investimenti della banca tedesca ODDO BHF SE. Secondo l’esperto, la probabilità di una recessione negli Stati Uniti nei prossimi dodici mesi ha recentemente superato il 40%.
“Nessuno può dire con certezza come evolverà la situazione dopo che Donald Trump ha sospeso per 90 giorni le nuove tariffe doganali per molti paesi e ha aumentato quelle sulle importazioni dalla Cina al 145%”, ha aggiunto.
Per Mark Dowding, di RBC BlueBay Asset Management (la divisione di gestione patrimoniale della Royal Bank of Canada al di fuori del Nord America), la decisione di sospendere i dazi dopo il crollo del mercato azionario ha portato sollievo agli investitori. “La volatilità dei mercati finanziari si attenuerà per un po’”, ha affermato. Il banchiere prevede che la crescita degli USA rallenterà in modo contenuto, di un uno-uno e mezzo per cento. La disoccupazione aumenterà solo leggermente perché l’immigrazione è limitata.
In Svizzera sembra migliorare leggermente, rispetto a dodici mesi fa, la fiducia dei consumatori, ma gli sviluppi della situazione economica generale continuano a destare preoccupazione. Il relativo indicatore calcolato dalla Segreteria di Stato dell’economia e pubblicato oggi si è attestato a -34,8 punti, in progressione di 3,2 punti su base annua, ma in calo su base mensile.
Il titolo di Novartis (+1,63% a 86,09 franchi) ha fatto segnare, per un soffio, la miglior progressione. Il colosso farmaceutico basilese ha confermato l’intenzione di investire 23 miliardi di dollari (19,3 miliardi di franchi al cambio attuale) in cinque anni nelle sue capacità di produzione e ricerca negli Stati Uniti. Sul secondo gradino del podio di giornata è salita l’azione di Geberit (+1,62% a 538,00 franchi) e il bronzo è andato a Givaudan (+1,25% a 3714,00 franchi).
Gli altri due pesi massimi difensivi (accanto a Novartis), il farmaceutico Roche (+0,33% a 243,80 franchi) e l’alimentare Nestlé (+0,81% a 84,98 franchi), sono pure tra i vincenti di giornata.
UBS ha chiuso in territorio negativo (-0,44% a 22,80 franchi). Il Tribunale federale ha dichiarato inammissibile un ricorso del colosso bancario contro una decisione della Corte d’appello del Tribunale penale federale nella vicenda di riciclaggio di denaro della mafia bulgara.
Perdite ancora più sostanziose sono state incassate da Logitech (-2,00% a 56,94 franchi). Il gigante svizzero-americano della produzione di mouse, tastiere e webcam ha ritirato le previsioni per il 2026 a causa dell’incertezza legata alla guerra commerciale lanciata da Trump.
Il fanalino di coda è stato Zurich Insurance (-5,30% a 529,20 franchi). Contrastato l’esito di giornata degli altri due titoli del comparto assicurativo, Swiss Life (+0,46% a 744,00 franchi) e Swiss Re (-0,83% a 138,05 franchi).