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Borsa svizzera: in rialzo anche nel pomeriggio

(Keystone-ATS) La borsa svizzera si mantiene orientata al rialzo anche nel pomeriggio: a due ore dalla chiusura l’indice dei valori guida SMI segnava 8072,86 punti, in progressione dello 0,43% rispetto a ieri, mentre il listino globale SPI guadagnava lo 0,37% a 8741,54 punti.

Al mercato mancano comunque gli impulsi per volare più in alto. Sul fronte congiunturale il calo dell’indice Zew tedesco ha avuto uno scarso impatto. Si è in attesa di dati macro americani, mentre sullo sfondo rimangono le incertezze riguardo alla politica monetaria della Federal Reserve.

Uno smartphone mostra l’app SWIplus con le notizie per gli svizzeri all’estero. Accanto, un banner rosso con il testo: ‘Rimani connesso con la Svizzera’ e un invito a scaricare l’app.

In Svizzera l’SMI continua a rimanere nei dintorni degli 8000 punti, una soglia psicologica importante, analoga a quella dei 10’000 punti Dax. I volumi di contrattazione sono limitati e le variazioni delle singole blue chip sono meramente frazionali, legate più a situazioni contingenti che a tendenze generali.

A questo proposito i riflettori sono puntati su Swisscom (-0,15%), dopo la notizia di una multa di quasi 72 milioni da parte delle autorità preposte alla concorrenza. Hanno accelerato rispetto alla mattinata i bancari UBS (+0,47%), Credit Suisse (+0,88%) e Julius Bär (+2,24%). Positivi sono anche gli assicurativi Zurich (+1,22%), Swiss Life (+2,06%) e Swiss Re (+0,99%).

In ordine sparso si presentano i valori più sensibili ai cicli economici come ABB (-0,49%), Geberit (+0,08%), Adecco (+0,84%) e LafargeHolcim (+0,75%). Nel segmento del lusso Richemont (-0,88%) – che secondo la stampa italiana sarebbe interessata a una partecipazione maggioritaria nella società Buccellati – risente più di Swatch (+1,48%) del calo dell’export orologiero.

Fra i pesi massimi difensivi Novartis (+0,39%) e Roche (+0,69%) sembrano voler svolgere una funzione di traino con più convinzione di Nestlé (+0,14%).

Nel mercato allargato occhi puntati su EFG International (-1,25%) dopo il via libera della Finma all’acquisizione di BSI, in contemporanea con l’annuncio di un’inchiesta penale della procura federale nei confronti dell’istituto luganese. Galenica (-6,05%) ha annunciato uno slittamento della prevista divisione in due comparti.

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